Una vita senza uno smartphone non si può immaginare, eppure il nostro caro Nokia 3310 torna sulla scena. I cellulari di dieci anni fa avevano caratteristiche e funzionamento nettamente superiori ai migliori telefoni di oggi. Più compatti, più funzionali e più economici. Gli schermi non si distruggevano al primo impatto con il suolo, all’epoca del 2G il segnale era nettamente superiore all’attuale 4G e i costi del prodotto erano molto più accessibili.
La ricerca – A confermare la superiorità dei vecchi cellulari è la ricercaOfcom, secondo la quale i dispositivi di punta di oggi, da Apple aSamsung, offrono prestazioni inferiori rispetto ai telefoni di un decennio fa. Lo studio, condotto in condizioni di laboratorio controllate, ha selezionato gli smartphone più popolari e i telefoni “non-smart” attualmente sul mercato: è emerso che i portatili più economici con rete 2G erano molto più bravi a raccogliere segnali deboli. Alcuni smartphone di oggi necessitano un segnale minimo 10 volte più forte rispetto a quello richiesto dai vecchi cellulari, prima di poter effettuare o ricevere una chiamata. Anche la velocità della banda larga mobile 4G è in fondo alle classifiche e richiede sette volte la potenza del segnale consigliato per inviare dati. Gli esperimenti sono stati eseguiti in particolari situazioni di copertura di rete, soprattutto nelle zone rurali, dove ci sono molti alberi e il segnale è più debole. Mentre gli investimenti nelle infrastrutture di rete è visto come la chiave per migliorare la copertura, emerge che i dispositivi mobili hanno un ruolo significativo. Anche l’estetica non aiuta: i cellulari di una volta erano più leggeri e anche di design, al contrario degli attuali che sono pesanti e rischiano di assomigliare di più ad un telecomando della tv. Il portavoce della ricerca ha dichiarato che è stato testato un numero limitato di dispositivi con l’intento non di stilare una classifica bensì di capire come i cellulari reagiscono in diverse situazioni. Da questi primi risultati emerge che la rivoluzione digitale e i progressi tecnologici non sempre si sposano perfettamente con l’efficienza e la funzionalità. Se da un lato gli smartphone di ultima generazione ci consentono funzioni di ogni tipo, prima impensabili, dall’altro si profilano anche risvolti negativi che derivano dall’alta richiesta di energia.