Bambini e Coronavirus. Perché non possiamo uscire?

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Una storia che Gianfranca Pintus, pedagogista dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna, ha scritto e disegnato per rassicurare i bambini. Ma è anche un monito per gli adulti che, confusi dalla paura e quindi non ancora in grado di comprendere la gravità della pandemia, continuano a uscire per fare una passeggiata o compiere attività non strettamente necessarie.

Evitiamo di esporli ai telegiornali perché capiscono tutto o in modo distorto, soprattutto quando vedono i genitori preoccupati. Aiutiamoli a esprimere il loro pensiero sulla pandemia quando affermano ad esempio “Questo Coronavirus mi ha scocciato”. Facciamo capire che provare angoscia è normale e che le tensioni interne è possibile ridimensionarle parlandone con i genitori
Organizziamo la loro giornata con impegni fissi e prevedibili in modo che sentano sicurezza nella ripetizione delle attività. E soprattutto giochiamo, ridiamo, cantiamo, balliamo e pratichiamo attività motoria dentro casa.
Non dimentichiamoci poi di metterli quotidianamente in contatto con i compagni di classe e gli amici. Online si possono trovare APP gratuite per la teleconferenza che permettono di ospitare 30 e più bambini alla volta.

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