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Bando Home Care Premium 2019: come richiederlo

È stato pubblicato il bando pubblico per il Progetto Home Care Premium Assistenza domiciliare per i dipendenti e pensionati pubblici, per i loro coniugi, parenti e affini di primo grado non autosufficienti.

Le prestazioni di assistenza domiciliare si rivolgono alle persone non autosufficienti, con l’obiettivo di intervenire sulla loro sfera socio-assistenziale e prevenirne il decadimento cognitivo.

I beneficiari hanno diritto:

  • a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico;
  • a servizi di assistenza alla persona (prestazioni integrative) erogati dagli ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’Istituto, previa accettazione del piano socio-assistenziale.

L’elenco degli ambiti territoriali sociali e degli enti pubblici convenzionati è pubblicato sul sito dell’Istituto, nella sezione dedicata al concorso.

Se nella zona di residenza non è presente nessun organismo convenzionato, il beneficiario ha diritto a un incremento del 10% sull’importo della prestazione prevalente, entro i limiti delle somme spettanti ai sensi del bando.

La prestazione è rivolta ai:

  • dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • pensionati – diretti e indiretti – utenti della Gestione Dipendenti Pubblici (GDP) e i loro coniugi, se non è intervenuta sentenza di separazione;
  • parenti e affini di primo grado anche non conviventi;
  • soggetti legati da unione civile e i conviventi;
  • fratelli o sorelle del titolare, se questi ne è tutore o curatore;
  • minori orfani di dipendenti già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici.

Sono equiparati ai figli, i minori affidati al titolare in virtù di affidamento (familiare, giudiziale o preadottivo) disposto dal giudice.

I beneficiari devono essere individuati tra i soggetti maggiori o minori di età, disabili.

Il bando di concorso è pubblicato sul sito dell’Istituto, nella sezione welfare, assistenza e mutualità.

Per inviare la proposta di adesione al Progetto HCP, gli ambiti territoriali o gli enti pubblici interessati dovranno utilizzare la procedura “Gestione dipendenti pubblici: assistenza domiciliare HCP – gestione beneficio (Regioni, Ambiti territoriali e sociali, Asl)” disponibile mediante il servizio “Domande Welfare in un click” o cliccando direttamente sul pulsante “Accedi al servizio”.

Se il beneficiario del diritto non coincide con il titolare, quest’ultimo (anche tramite patronato o mediante assistenza del Contact center) deve preventivamente iscrivere il beneficiario utilizzando il servizio “Accesso ai servizi di welfare”. In caso di delega alla presentazione della domanda, è necessario allegare la delega del beneficiario.

Per inviare la domanda è necessario aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica ( DSU) per la determinazione dell’ ISEE socio-sanitario riferito al nucleo familiare di appartenenza del beneficiario o dell’ ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.

Il valore dell’ ISEE contribuisce a determinare il posizionamento in graduatoria e l’ammontare del contributo al beneficiario e all’ambito territoriale.

Nel caso di mancata presentazione di una valida DSU, la domanda sarà collocata in coda alla graduatoria degli idonei. In caso di ex aequo, si riconosce priorità al beneficiario di età anagrafica maggiore.

All’esito della verifica dei requisiti previsti dal bando, l’INPS comunica ai richiedenti l’accettazione della domanda oppure il preavviso di respinta, con l’invito a modificare o integrare le informazioni mancanti.

La domanda può essere presentata attraverso i seguenti canali:

  • servizio online dedicato (“Domande welfare in un click”), tramite il PIN rilasciato dall’Istituto;
  • Contact center, chiamando al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da rete mobile), sempre utilizzando il PIN;
  • patronati, inserendo il protocollo della DSU e gli estremi del verbale che certifica lo stato di invalidità.
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