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Cagliari. Via libera da parte dell’Egas anche al terzo e ultimo tassello progettuale per l’imponente intervento di riqualificazione idrica nel comune di Bosa, per un investimento complessivo pari a oltre 5 milioni 400 mila euro.L’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna con la determinazione dirigenziale numero 465 del 22 dicembre scorso ha dato il benestare al progetto del terzo lotto, redatto dal gestore del servizio integrato, Abbanoa SpA.Gli interventi sono resi possibili da risorse dell’Egas, già disponibili, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione FSC 2014-2020: alla città del Temo sono destinati quindi ulteriori 2 milioni 726 mila euro che si vanno ad aggiungere ai 2 milioni e 690 mila euro già deliberati nel mese di novembre e che complessivamente serviranno alla sostituzione di oltre 8 chilometri di vecchie condotte con nuove più performanti in ghisa sferoidale.Secondo lo studio condotto, a Bosa attualmente si registra una gravissima dispersione idrica, stimata intorno all’80% di perdita dell’ acqua immessa nella rete, per un danno economico pari a circa 640 mila euro l’anno. Le cause principali sono naturalmente da ricondursi alla vetustà delle condotte, realizzate in materiali non più idonei come acciaio o cemento-amianto.Il terzo piano di interventi, licenziato recentemente da Egas, richiederà un impegno economico più consistente rispetto ai primi due e servirà per il rifacimento di 3265 di condotte in Via Generale Ibba, Viale Alghero, Via e Piazza Aldo Moro, Via Martiri Della Libertà, Via Melis, Vico Melis, Via Mastino, Via Passino.Il primo lotto invece interessa Via Ginnasio, Via Azuni, Via Manin, Via e Vicolo Santa Giusta, Piazza Duomo e Piazza Gioberti per un intervento complessivo pari a circa 940 mila euro, mentre con il secondo lotto si andrà a intervenire nella Via Serravalle, Via Montenegro, Via Sant’ignazio, Piazza Episcopio e Via Del Carmine con la sostituzione di un chilometro di condotte per una spesa pari a 1 milione 755 mila euro.
Il Presidente di Egas Fabio Albieri: “Bosa vive una situazione molto grave legata al tasso di dispersione della risorsa idrica in rete. Con questi interventi crediamo di poter finalmente dare respiro ad un territorio ma soprattutto tutelare uno dei beni più preziosi che la natura ci dona e che non possiamo più permetterci di sprecare ”.
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