CAGLIARI POST

Botti di capodanno. La conta dei danni

Quest’anno con il lockdown, i tradizionali botti del 31 dicembre, si sperava sarebbero stati in qualche modo più ‘intelligenti’.

Manco per idea, al contrario la città e l’immediato hinterland, dallo scoccare della mezzanotte, è stato rischiarato da numerosissimi fuochi d’artificio e spari di tutti i generi, di forte intensità sonora per oltre un ora (ndr. – mai vista una tale potenza di fuoco, sembrava di essere a Bagdad).

Gli inviti alla prudenza sono rimasti inascoltati con buona pace di cani, gatti e animali domestici che hanno dovuto subire atterriti e tremanti un vero bombardamento acustico senza precedenti.

Non si parli, poi della moria di storni che in tutte le città, anche quest’anno ne ha fatto le spese: pure i volatili purtroppo hanno un cuore che – in casi come questi – a volte cedono per la paura. (La cosa più assurda è dover anche leggere sui social, i commenti-sentenza di innumerevoli ‘laureati della strada’ che subito hanno attribuito le morti dei volatili non tanto agli spari, quanto nientemeno che al diabolico e vituperato 5G).

(fonte web – Roma)

Il bollettino di guerra dei festeggiamenti conta due feriti solo a Cagliari; entrambi hanno dovuto ricorrere alle cure mediche.

Si tratta – come riporta l’agenzia Ansa – di un 12enne che nel quartiere di Is Mirrionis, in via Podgora ha provato a riaccendere un grosso petardo che gli è però esploso nelle mani, provocandogli ferite al viso, alla gamba e ad un mano.

Trasportato all’ospedale Brotzu, gli sono state assegnati 15 gg. di cura per le ferite riportate. La polizia è al lavoro per far luce sul fatto se il ‘botto’ che ha provocato i danni, fosse artigianale o invece di natura illegale.

Il secondo episodio, più grave è avvenuto poco dopo la mezzanotte in via Roma. L’Ansa riporta che un 29enne avrebbe provato ad accedere un botto ad altissimo potenziale, anche questo forse realizzato artigianalmente, che è esploso.

Trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu, i medici non sono purtroppo riusciti a salvargli la mano destra: l’esplosione gli aveva praticamente portato via tutte le dita.

Anche in questo caso le indagini sono condotte dalla polizia intervenuta sul posto con gli agenti della squadra volante e gli artificieri.

Alberto Porcu Zanda

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