
Al Museo dello stazzo di Budoni, il 18 agosto prossimo, si terrà la presentazione del libro Nel segno del giglio di Giovanni Pala, Bibliotheka Edizioni.
L’evento si terrà in piazza Einaudi a partire dalle ore 21:30 e rientra tra le manifestazioni organizzate dal Museo in collaborazione con l’Associazione Turistica Pro Loco e con il patrocinio del Comune di Budoni – Assessorato alla Cultura e al Turismo.
Giovanni Pala, è lo scopritore dello spartito musicale “nascosto” nell’affresco dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Il testo che racconta di questa scoperta, avvenuta nel 2007, è stato pubblicato negli Stati Uniti, in Giappone, America latina in lingua spagnola e portoghese, e ha aperto nuove porte a una ricerca mirata a trovare messaggi nascosti nelle opere d’arte dal Medioevo al Rinascimento
A La musica celata, segue Leonardo, il segreto ultimo, del 2014 anch’esso tradotto negli Stati Uniti.
L’ultima sua fatica, Nel segno del giglio, è un romanzo affascinante e commovente che indaga l’interiorità dell’anima e la profondità umana di uno dei più grandi artisti della storia: Leonardo da Vinci.
Con questo suo romanzo, Giovanni Pala giunge a compiere un ulteriore passo nel suo percorso di scoperta di Leonardo da Vinci.
L’ozierese Giovanni Pala, è un musicista versatile che si è formato con seminari condotti da Billy Cobham, Dave Weckl, Max Roach e altri artisti di fama nazionale e internazionale. Ha militato in diverse formazioni dedicandosi al jazz e alla fusion, al rock e alla musica etnica.
La sua attività, di respiro internazionale, l’ha portato a ottenere numerosi riconoscimenti: fra i più importanti, nel 1999, il Leone d’oro a Venezia nella sezione “Musica Etnica”.
È autore di due libri: La musica celata. Un mistero svelato dopo cinquecento anni, del 2007, pubblicato in Giappone e variamente in Centro e Sud America, e Leonardo, il segreto ultimo, del 2014, anch’esso tradotto negli Stati Uniti. Attualmente svolge la sua attività concertistica, oltre a essere docente di musica presso numerose scuole civiche di musica. Inoltre è impiegato presso la biblioteca e l’archivio storico diocesano.
Francesca Ponsanu
