Stiamo arrivando alla fine di un anno difficile, per certi versi incomprensibile. Un anno tristemente percosso da eventi terribili. Le guerre in Ucraina e in Israele senza un orizzonte temporale, sempre più cruente, a dimostrazione che il valore della vita umana è meno di zero. Regna solo l’egoismo ed il dio denaro. Il male travestito da “democrazia” ha in mano il potere. Ogni tanto bisognerebbe domandarsi chi c’è dietro ai leader mondiali alle decisioni politiche che scombussolano gli equilibri e le nostre vite. E’ sotto gli occhi di tutti che il Presidente di quella che da decenni è la nazione guida, sia un vecchietto di indole bellicosa con demenza avanzata, non riesco a credere che le sorti del mondo siano state lasciate impunemente nelle sue mani, c’è da chiedersi: chi comanda veramente? Le lobby delle armi, i maggiori finanziatori delle campagne presidenziali, hanno interesse che nel mondo le guerre non abbiano mai fine, non hanno scrupoli, sempre pronti ad alimentare dissidi e dar fuoco alle polveri. Il profitto prima di tutto, costi quel che costi. Accanto a loro le industrie farmaceutiche, non mi dilungo su questo perché già si è detto tanto.
Anche nel nostro piccolo orticello di casa Italia le cose non vanno così bene. La sinistra è saltata in aria parlando solo di integrazione, diritti Lgbt, festa d’inverno ecc.. ha dimenticato lavoratori e pensionati. La nota “positiva” è la riabilitazione della Fornero, nemica giurata della Lega, accusata di una riforma lacrime e sangue delle pensioni.
Ebbene la Lega, dopo tanti proclami, la sbandierata “41 per tutti”, è riuscita, non solo a peggiorare, ma a rendere impraticabile uscire dal lavoro raggiunti 41 anni di contributi e 62 di età anagrafica. Altro che abolizione della Legge Fornero! Al peggio non c’è limite e, visto che che non siamo francesi, hanno premuto il piede sul collo di chi, in vista del traguardo, si è visto allungare ancora i tempi per il raggiungimento dei requisiti per la vigente pensione anticipata targata proprio Fornero.
Ma c’è chi sta peggio
Ed è proprio il paese di Papa Francesco che rischia di esplodere in una bomba sociale. In Argentina si torna ai pagamenti in natura. Nell’ambito del “rivoluzionario” programma del neo presidente argentino Javier Milei spunta anche la possibilità di pagare i lavoratori con derrate alimentari anziché con denaro. Lo ha scritto su X la ministra degli Affari Esteri Diana Mondino che prima ha annunciato la possibilità di utilizzare i bitcoin. E poi quella di ricorrere anche ad altri “mezzi di pagamento” come latte oppure carne, citando a tal fine la modifica apportata all’ articolo 766 del codice civile argentino.
Certo questo non è il modo migliore per fare gli auguri di buone feste a chi ormai da quasi 8 anni ci legge e ci auguriamo continui a farlo per molti anni ancora. A tutti voglio augurare un buon Natale e un futuro prossimo più sereno
Giorgio Lecis