La città di Cannes ha emesso un’ordinanza municipale per vietare l’utilizzo del burkini nelle loro spiagge, il costume da bagno islamico che copre tutto il corpo lasciando scoperto soltanto il viso e bollato come “un’uniforme simbolo dell’estremismo islamico”. L’ordinanza sul burkini di Cannes risale a fine luglio ma il caso è scoppiato soltanto ora, dopo un’intervista rilasciata da Lisnard a Nice Matin. I responsabili dei servizi municipali hanno riferito che sulle spiagge cittadine in queste settimane non si è visto nessun burkini. Il testo dell’ordinanza, che prevede anche una multa di 38 euro per i trasgressori, spiega i motivi del divieto: il burkini non è rispettoso della «laicità», non osserva le «regole di igiene e di sicurezza dei bagnanti», e «può creare problemi di ordine pubblico», in quanto «tenuta che ostenta un’appartenenza religiosa mentre la Francia e i luoghi di culto sono bersagli di attacchi terroristici» . Ribadendo la sua volontà di “evitare turbative all’ordine pubblico, in una regione colpita dagli attentati, il sindaco respinge ogni accusa di discriminazione. Sappiamo bene che cosa è accaduto poche settimane fa in Francia, possiamo comprendere che abbiano paura e soprattutto siano molto adirati e vogliano difendersi in ogni modo. La situazione deve essere un tantino cambiata se oggi si legifera per combattere il vestitismo. E si, è molto cambiata, ormai siamo al limite e non sopportiamo più niente, il buonismo? In soffitta! E dire che un tempo, le ordinanze i comuni marini le facevano contro chi il corpo lo esponeva troppo, in nome del senso del pudore