L’episodio si è verificato ieri intorno alle ventuno, quando al Centro Operativo della Questura è pervenuta una richiesta di aiuto da parte di una donna che ha riferito di trovarsi all’interno della sua auto, dove si era rifugiata perché terrorizzata dalla presenza del suo ex compagno verso il quale aveva già sporto diverse denunce. La donna spaventa cercava di nascondersi dalla vista del suo ex compagno, rannicchiandosi nei sedili posteriori dell’auto, mentre l’operatore del 113 la intratteneva al telefono riuscendo a calmarla fino all’arrivo della Volante. Gli agenti hanno subito individuato l’uomo che è stato fermato ed identificato. Un secondo equipaggio, con la presenza di una poliziotta, ha preso contatto con la donna che si trovava ancora all’interno dell’autovettura, impaurita ed in evidente stato di agitazione. La signora, dopo le rassicurazioni ricevute dagli Agenti, è riuscita a raccontato che nel fare rientro a casa, dopo aver parcheggiato la propria auto di fronte all’ingresso dell’abitazione, ha visto un’auto con a bordo l’ex, il quale effettuata una brusca inversione di marcia si è diretto verso la donna che, spaventata, si è chiusa dentro la propria auto contattando il 113.
Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di numerosissimi atti vessatori iniziati nello scorso mese di gennaio, momento in cui la relazione e convivenza, iniziata nel 2012, si era interrotta. L’uomo, mai rassegnatosi, ha iniziato ad assumere comportamenti assillanti e maniacali con continui pedinamenti in ogni luogo, disturbandola anche presso il luogo di lavoro, restando sotto casa in attesa del suo rientro e aggredendola con insulti e minacce, con il coinvolgimento anche dei figli minori della donna. In una occasione uno dei piccoli, dopo aver ricevuto l’ennesima telefonata sul suo cellulare, è stato colto da un attacco di panico per il quale è stato necessario anche un intervento medico.
L’uomo ha continuato imperterrito nel suo comportamento e, nonostante l’ammonimento formale, ha sempre posto in essere degli atti che sono andati ad incidere pesantemente nella vita privata della vittima e su quella dei propri figli e l’ultimo episodio di ieri sera, inequivocabilmente similare ad altri già posti in essere, ha portato al suo arresto.
Su disposizione del PM di turno è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa di essere condotto nella mattinata odierna al processo per direttissima.
Ancora una volta si desidera evidenziare come La Polizia di Stato dedica una particolare attenzione ai fenomeni di violenza nei confronti delle donne, dei minori e dei soggetti che si trovano in situazioni di vulnerabilità. Gli episodi più cruenti spesso si consumano proprio all’interno delle mura domestiche e purtroppo, sovente, le vittime stesse tendono ad assumere un atteggiamento remissivo e a non voler denunciare per paura o per vergogna i soprusi subiti; a volte assuefatti dal clima di omertà che come un muro lentamente si erge all’interno del nucleo famigliare e che col passare del tempo sembra essere sempre più impenetrabile.
Proprio per distruggere queste barriere e dare innanzi tutto consapevolezza alle vittime, per poi procedere in maniera efficace alla repressione dei fenomeni di violenza, lavorano quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia di Stato, in servizio presso le varie articolazioni degli uffici della Questura, anche mediante la costante opera di prevenzione, attraverso iniziative come il progetto camper “Questo non è amore” contro tutte le forme di violenza di genere.