Cagliari. Clash of Clans e WhatsApp confermano ancora una volta con questo episodio, che i “malintenzionati del web” usano sempre di più i social network e i giochi online per adescare i minori.
Un trentaduenne residente in provincia di Firenze ha adescato online un minore di otto anni, tramite la chat del video gioco denominato “Clash of Clans”. L’attività investigativa svolta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cagliari nasce a seguito di delega della locale A.G. ed ha consentito di identificare l’uomo.
I contatti con il minore sono continuati trasferiti sulla WhatsApp, attraverso la quale l’adescatore ha inviato al minore messaggi a sfondo sessuale chiedendogli l’invio di foto di parti intime. Accortisi della chat i genitori si sono immediatamente recati dalle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto, e subito dopo sono scattate le indagini.
A seguito di perquisizione personale e locale eseguita, dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze nei confronti del trentaduenne, sono stati rinvenuti e sequestrati dispositivi digitali (due smartphone) dal cui esame si è avuta conferma dei contatti con il minore nonché sono state rinvenute numerose chat a sfondo sessuale intercorse con altri utenti al momento non ancora identificati ma potenziali ulteriori vittime.
L’uomo è stato denunciato per il reato di corruzione e adescamento di minorenne.