Cagliari. Multe a chi acquista dai venditori ambulanti capi falsi e a chi si fa fare un massaggio o un tatuaggio in spiaggia. È quanto prevede la direttiva del ministero dell’Interno “Spiagge sicure”, Ma al Poetto di Cagliari e Quartu nessun controllo, estate che arriva ambulante che trovi. L’illegalità incontrastata è di casa. Decine e decine di ambulanti di ogni nazionalità, bianchi neri o neri perchè abbronzati dal sole non fa differenza non è una questione di colore della pelle. Il problema non è solo impedire l’invasione dei vu cumprà sulle spiagge, come ha detto Salvini “Non è possibile che chi va al mare con la famiglia per godersi quei cinque giorni di vacanza debba ogni tre minuti vedersi rompere le scatole da qualcuno che ti propone oggetti, giocattoli e via dicendo” ma contrastare un giro di affari di 22 miliardi di euro nell’abusivismo dei settori del commercio e del turismo ed arginare la filiera della contraffazione contrastando la fabbricazione e diffusione di falsi prodotti griffati. Una direttiva, che ha a che fare con la vita reale di qualche milione di italiani in vacanza e con quella di tanti commercianti.
Multe a chi compra oggetti contraffatti
La legge 23 luglio 2009, n. 99 sancisce che “è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro fino a 7.000 euro l’acquirente finale che acquista a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale”.
Giorgio Lecis