Cagliari. La campagna di comunicazione contro il linguaggio d’odio, il body shaming e il gender gap è stata presentata oggi alla stampa dalla Commissione Regionale Per le Pari Opportunità. Tre clip animate, “FUORIFORMA, disPARITA’, LOVESPEECH” interamente realizzate dalle e dai professionisti del progetto NAS, New Animation in Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, all’interno del Progetto di comunicazione fortemente voluto dalla Commissione Regionale per le Pari Opportunità.
“Questa campagna è il risultato del nostro impegno e della sinergia con la Fondazione Sardegna Film Commission – ha affermato la Presidente della Commissione, Francesca Ruggiu – per educare i ragazzi e le ragazze ad un pensiero e ad un linguaggio gentile. Il cyberbullismo e il body shamig oramai sono uno dei fenomeni più allarmanti della rete. Il primo è amplificato dall’ampio utilizzo dei mezzi di comunicazione online da parte dei preadolescenti e adolescenti. La facilità dell’accesso alla rete consente, infatti, al cyberbullo, di commettere atti di violenza fisica e psicologica anche in anonimato, a distanza, senza percepire la frustrazione e il dolore che provoca nella vittima. Così come il body shaming, la pratica di giudicare il corpo di qualcuno causando uno stato di vergogna nella vittima, sono fenomeni che hanno evidenti effetti negativi sulla salute, intesa nel senso più ampio del termine, e dimostrano quanto siano diventati un serio problema di salute pubblica”.
“Ieri 20 novembre abbiamo celebrato la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – ha ricordato la vicepresidente della Commissione, Barbara Congiu – Oggi noi, con questa campagna istituzionale a servizio dei cittadini e delle cittadine, vogliamo ribadire il diritto dei ragazzi e delle ragazze di essere ciò che vogliono, al di la del linguaggio omologato e omologante dei social network. La Commissione è impegnata in azioni concrete sul fronte della prevenzione, come questa campagna istituzionale, che volutamente utilizza gli strumenti utilizzati dai giovanissimi e dalle giovanissime, ma con un linguaggio visivo inclusivo, in grado di trasmettere un messaggio positivo. Un’occasione per riflettere sul linguaggio d’odio e sulle violenze di genere in tutte le sue forme, per insegnare rispetto, sensibilità e consapevolezza. L’auspicio è che questo progetto pilota prosegua e sia l’inizio di una fruttuosa collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission”.
“Come Sardegna Film Commission – ha detto Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission – speriamo in una fruizione costante, continuativa e multipiattaforma di un prodotto audiovisivo che ha, in questo caso una genesi, che ci pare importante sottolineare, con la collaborazione della Commissione pari opportunità, che ha rivolto lo sguardo a un segmento della popolazione spesso trascurata, quello dei ragazzi e delle ragazze”.
Le clip, da trenta secondi ciascuna, sono state progettate come video di TikTok dal NAS, New Animation in Sardegna, un laboratorio di formazione e produzione di prodotti di animazione, con un focus sulla sostenibilità e sull’inclusione, sia per quel che riguarda le tematiche che le pratiche di realizzazione e le formazioni dei team di lavoro, per la promozione di tematiche sociali quali body shaming, gender gap, cyberbullismo. Tre personaggi animati si muovono attraverso messaggi che puntano ad un linguaggio d’amore, alla parità di genere e alla felicità nel proprio corpo, a prescindere da quale forma abbia. Un prodotto di animazione in 2 D realizzato con una tecnica di comunicazione basata su un linguaggio con il quale i giovani e le giovani si confrontano quotidianamente, rivolto ad un target della fascia d’età tra i 10 e i 14 anni.