Cagliari. Bocciato per un cinque in condotta, il Tar respinge ricorso dei genitori

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I giudici del Tar Sardegna  (tribunale  amministrativo  regionale), hanno respinto il ricorso presentato dai genitori di un alunno di terza media bocciato per il voto sul comportamento. Il cinque  in pagella, deciso dall’istituto  comprensivo di Santadi,  è  scaturito dal coinvolgimento dell’alunno  in un grave atto vandalico compiuto fuori dall’orario delle lezioni all’inizio di quest’anno, durante il quale sono stati asportati oggetti e materiali didattici e i locali dell’istituto resi inagibili a causa  del   liquido contenuto negli estintori, cosparso nei pavimenti e negli arredi. La bravata è  costata non solo la bocciatura ma anche la condanna per i genitori  a risarcire la scuola di 3000 euro di spese di giudizio.

Il Tar ha sentenziato  la legittimità della  bocciatura col 5 in condotta, degli  studenti che si macchiano di «singoli episodi di assoluta gravità».
Con il 5 in condotta si viene bocciati e questo è sicuro, perciò,   giovani studenti, pensate bene prima  di delinquere  perché oramai    genitori accondiscendenti su tutto ciò  che fanno i figli  e pronti  a difenderli anche se si macchiano di atti gravi,  non fanno più  presa (finalmente) sul Tar.

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