All’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari l’équipe del Centro trapianti di fegato diretta dal dottor Fausto Zamboni, ha eseguito, per la prima volta in Sardegna, un trapianto di fegato diviso (split liver). Tale intervento ha consentito di salvare non una ma due vite, si tratta di una tappa cruciale per la storia dei trapianti nell’Isola, cominciata negli anni Ottanta. Il fegato donato insieme a reni, polmoni e cuore dai familiari di una donna di 47 anni morta a Sassari è stato prelevato dai chirurghi del Brotzu e diviso in due parti: una parte, la più piccola, è stata trapiantata a Bergamo su un bambino, l’altra a Cagliari su una ragazza diciannovenne di Sassari.
Finora Cagliari non era attrezzata per eseguire il trapiantosplit che, in base alle nuove direttive del Centro nazionale trapianti, deve essere eseguito per i fegati di donatori entro i 50 anni di età: questo, in passato, ha fatto sì che l’Isola abbia dovuto lasciare ad altre regioni alcuni fegati. Ora, però, grazie all’arrivo di altri due medici al Centro trapianti del “Brotzu”, anche Cagliari la Sardegna è in grado di eseguire questo intervento.
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