Cagliari. Firmato questa mattina a palazzo Regio, tra la premier Giorgia Meloni e la presidente della Regione Alessandra Todde. l’accordo per lo sviluppo e la coesione della Sardegna. Si tratta di un piano di investimenti che impiega 2,7 miliardi di risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e del Fondo di Rotazione assegnati alla nostra Regione, che si sommano a cofinanziamenti di Regione e Comuni per un investimento complessivo di 3,3 mld.
Un impatto generato di 1.700 euro per abitante, che diventano più di 2.000 coi co-finanziamenti.
Alessandra Todde spiega su Facebook: “È un piano di cui vado particolarmente orgogliosa, perché lo abbiamo definito in questi mesi attorno alle nostre priorità programmatiche e ai temi che ci stanno più a cuore.”
Le cinque principali aree di intervento sono:
1. L’acqua, prima di tutto: 700 milioni per dighe, dissesto idrogeologico, depurazione e reti idriche, contro il rischio-siccità.
2. La casa pubblica: 230 milioni per ristrutturare il nostro patrimonio di edilizia popolare, che versa in condizioni non più dignitose per chi vi abita.
3. Le strade: 260 milioni per una rete viaria più sicura e moderna, in modo da facilitare i trasporti e ridurre le tragedie che ogni giorno si consumano sulle nostre strade.
4. La sanità: 294 milioni per le case della salute, investimenti nei principali ospedali regionali e nella piattaforma tecnologica del Brotzu.
5. La scuola: 180 milioni al programma Iscol@ per combattere la dispersione scolastica migliorando il livello delle nostre scuole.
Questi sono solo parte degli interventi, ma tanti altri ne verranno finanziati sul territorio grazie all’accordo firmato stamattina.
Ma c’è una riflessione che voglio fare assieme a voi: la Sardegna ha perso negli scorsi anni ben 300 milioni di fondi, posizionandosi all’ultimo posto tra le Regioni italiane per capacità di spendita dei fondi FSC.
Insieme dobbiamo superare le difficoltà del passato e lavorare per il bene della nostra terra. Oggi inizia un percorso che segnerà il futuro della Sardegna. Faremo in modo che ogni euro porti un cambiamento concreto, investendo sulla stretta collaborazione tra Amministrazione regionale e destinatari dei finanziamenti, perché nessuna opportunità di sviluppo vada più persa.