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Il Napoli espugna la Sardegna Arena con un rotondo 4 a 1 che lascia poco spazio a qualsiasi interpretazione. Nell’incontro odierno, il Cagliari è parso privo di “fame”, senza idee, senza mordente. Occorreva ben altro per far venire i brividi ai partenopei.
Senza ombra di dubbio, è stata una brutta prestazione, a senso unico pro Napoli. Una lezione da cui è necessario trarre lezione perchè la zona retrocessione è a soli tre punti.
Senza Godin e Rog, Di Francesco schiera Cragno, Zappa, Walukiewicz, Ceppitelli, Lykogiannis, Marin, Nandez, Gaston Pereiro, Joao Pedro, Sottil, Simeone.
Gattuso replica con Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Manolas, Mario Rui, Bakayoko, Fabian Ruiz, Lozano, Zielinski, Insigne; Petagna.
Già dal 2′, col destro di Zielinski respinto al volo da Cragno, si capisce quale sarà il leit motiv dell’incontro. Otto minuti dopo, è sempre il polacco a cercare la rete ma il suo tiro arriva smorzato nelle mani del portiere rossoblù.
Al 12′ ci prova Fabian Ruiz ma Cragno gli nega il gol con un balzo alla propria destra. Al 13′ è il turno di Insigne: conclusione sfiora il palo alla destra di Cragno.
Occorre attendere il 20′ per vedere la prima azione del Cagliari: Gaston Pereiro (alla prima da titolare) crossa per l’accorrente Joao Pedro che di testa manda alto sopra la traversa.
Al 21′, il sinistro di Petagna manda il pallone su Ceppitelli, sulla ribattuta arriva Insegna che trova l’opposizione di Walukiewicz. Arriva anche Mario Rui ma c’è anche l’opposizione di Zappa.
Al 23′, Insigne manda leggermente oltre la traversa. Il gol è nell’aria e infatti al 25′ l’indisturbato Zielinski ha tutto il tempo di piazzare la palla del meritato vantaggio.
La reazione rossoblù latita ed anzi, è ancora il Napoli con il messicano Lozano a sfiorare la seconda rete.
Al 36′, occasione per il Cagliari: Simeone è lesto nel captare un errore di Manolas ma la sua incursione in area non và oltre un tiro all’esterno della porta di Opina. E’ giusto un lampo in una notte buia perchè appena dopo 60 secondi, il Napoli riabbassa le velleità cagliaritane con una bella stoccata di Lozano, tuttavia deviata da Lykogiannis.
Il primo tempo si conclude sul meritato vantaggio degli ospiti.
47′: la conclusione smorzata di Petagna costringe Cragno all’uscita con i pugni per anticipare Insigne. Mario Rui, ricevuta la palla, nel tentativo di superare l’estremo difensore cagliaritano, calcia oltre la traversa.
In questo frangente, il Cagliari mostra qualcosa di positivo., un lavoro che si concretizza al 60′. Dalla fascia destra, Sottil esegue un cross basso per Joao Pedro che, vincendo un contrasto con Maksimovic, non può che indirizzare la palla oltre le spalle di Ospina.
Per i rossoblù è una gioia che dura 120 secondi. Zielinski, raccoglie un assist di Di Lorenzo da destra. Si “beve”Zappa, si ritrova a tu per tu con Cragno e non sbaglia”.
Sussulto cagliaritano al 63′: Joao Pedro, servito da Tramoni (subentrato nel frattempo a un impercettibile Pereiro), prova a servire Simeone. Ci arriva Sottil ma è un tiro da dimenticare.
Likogiannis, reo di aver messo giù Lozano, viene espulso per doppia ammonizione e per il Napoli, si aprono ulteriori praterie. Per i ragazzi di Di Francesco, invece, il freddo non è solo un fattore climatico.
Al 70′, Insigne serve Lozano che calcia debolmente aiutando Cragno nel suo intervento. Quattro minuti triplice collaborazione fra Insigne Di Lorenzo e Lozano: il colpo di testa di quest’ultimo è deviato in angolo ancora una volta dal numero uno rossoblù. Per l’attaccante messicano il gol è solamente rinviato di un minuto. Ceppitelli respinge una palla in mischia e per l’ex attaccante del PSV è un gioco da ragazzi spingerla in rete.
Non è ancora tutto. Il signor Manganiello giudica da rigore un tocco di mano di Caligara. Insigne, dal dischetto non sbaglia: il poker è servito.
Con nessun minuto di recupero, il Cagliari esce sconfitto dal terreno amico e si protrae l’astinenza da vittoria. Per il Napoli, tre salutari punti per la corsa al campionato.
Per mister Di Francesco : “Tutti dobbiamo dare di più”
