Una scritta di contestazione contro il presidente del Cagliari Giulini era apparsa già nelle settimane scorse in piazza Michelangelo.
E anche la curva aveva attaccato il presidente rossoblù a più riprese durante le ultime gare in casa.
Ma il giorno dopo la retrocessione i tifosi sono più neri che rossoblù. Ieri il primo “processo” in curva al Penzo: “Andate via da Cagliari”, hanno gridato i supporter ai giocatori con la testa china è lo sguardo perso nel vuoto subito dopo il pari della retrocessione. “Tanto a voi non frega nulla”, ha aggiunto un altro. “Guardate questa bandiera”, ha detto una super tifosa in prima fila.
Il futuro? “La B del prossimo anno – scrive un appassionato su Facebook – sarà molto difficile: ci sono Genoa, Parma, Venezia, Brescia, Benevento, Frosinone, Perugia”.
Nel mirino Giulini: “Ora saranno felici – questo uno dei commenti – quelli che lo difendono sempre”. Ma un altro risponde in difesa del presidente: “Se siete così bravi e riuscite a portare il Cagliari in Champions, perché non lo comprate voi?”.
Molti chiedono a Giulini di andare via. E sintetizzano: “La fortuna non c’entra, è una retrocessione meritata”. Qualcuno si sofferma anche sullo scontro televisivo Giulini-Caressa e assegna la vittoria al giornalista Sky. “È stato l’unico che gli ha detto la verità in faccia”.
“L’umiliazione più grande è stata che la squadra non ha mai giocato”.
La super tifosa rossoblù Milena Masala, sempre presente allo stadio e anche ieri al Penzo, guarda già oltre: “Forza Cagliari, col cuore stretto, ma sempre e solo rossoblù”. (ANSA).