Cagliari. Il primo febbraio si terrà nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta a Cagliari, un incontro-dibattito, “Culle vuote. Sardegna e denatalità”, con esperti, specialisti e i principali attori delle politiche sanitarie.
“In Sardegna nei primi otto mesi 2018 è stato registrato un pericoloso avvicinamento alla soglia dei diecimila nati: nel 2010 sono stati oltre tredicimila. Fermiamoci a riflettere con urgenza” dice Rossella Mura, presidente della Sip regionale
La Sardegna – nel panorama sconsolante della demografia italiana – è stabilmente ai primi posti per denatalità. “Un’inesorabile discesa ci ha fatto precipitare dai 13.538 nati del 2010 ai 10.142 del 2017. Dal 2010, mediamente ogni anno – spiega Rossella Mura, presidente sezione sarda Società italiana pediatria e direttore Oncoematologia pediatrica, ospedale Microcitemico “Antonio Cao”, Azienda Brotzu – abbiamo avuto 485 nascite in meno rispetto all’anno precedente. I dati dei nati vivi Istat nei primi otto mesi dell’anno scorso mostrano come sia probabile che nel 2018 si scenda al disotto della soglia psicologica diecimila nati per anno”. Sono anche questi gli argomenti discussi da esperti e figure istituzionali all’incontro del 1° febbraio.
Ai lavori, aperti da Rossella Mura e Giuseppe Masnata (presidente Consulta pediatrica regionale), intervengono Rino Agostiniani (vice presidente Sip Italia – direttore Pediatria e neonatologia, responsabile Dipartimento materno infantile, Asl Pistoia), Paolo Masile (pediatra e neonatologo), Luisa Salaris (Dipartimento scienze sociali e istituzioni, Università Cagliari), e Giampaolo Donzelli (ordinario Pediatria, Università Firenze – presidente Fondazione Meyer Firenze – Comitato nazionale bioetica).
La Società Italiana di Pediatria opera in Italia da 120 anni. “La nostra missione è tesa a promuovere e tutelare la salute fisica e psichica del neonato, del bambino e dell’adolescente. Su questi temi e vogliamo essere presenti e protagonisti nel dibattito sociale e culturale. Per questo vogliamo promuovere una riflessione sul tema della denatalità che ha raggiunto nella realtà regionale sarda proporzioni allarmanti” aggiunge la dottoressa Mura.