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Cagliari. L’Orto botanico ospita la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori

Domani, venerdì 30 settembre, dalle 15.30 l’Orto botanico – via Sant’Ignazio n. 11 – ospita la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori. Sharper european researchers’ night 2022 è finanziato da Commissione Europea e cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna. L’ateneo è capofila del consorzio con Infn e Inaf-Osservatorio astronomico Cagliari, Sardegna Ricerche, ScienzaSocietàScienza e Laboratorio Scienza, Sardegna Teatro, i comuni di Cagliari e Nuoro, consorzio UniNuoro. Sharper è curato dalla Direzione ricerca con il Crea Unica (Centro servizi ateneo innovazione e imprenditorialità) e ha il contributo dei Dipartimenti, le Direzioni e i musei dell’Università cagliaritana. Alle 19 sono previsti gli interventi del rettore Francesco Mola e di altre istituzioni. 

Scienze e ricerca. Tra passione e lavoro rigoroso in un mondo complesso e in continua evoluzione. All’Orto, in oltre cinquanta tra eventi, talk, esperimenti divulgativi e giochi per i bimbi curati da specialisti e partner dell’ateneo, vengono illustrate e divulgate le attività delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Università di Cagliari e dei partner. Distribuite in vari gazebi – accomunate dalle cornici Talk, Experience activity, Speakers’ corner, Stem Lab, Kids lab, Storie sonore e Adventure night, le attività sono costruite per offrire, con formule divulgative e accessibili ai cittadini di tutte le età, spunti, saperi, riferimenti affascinanti e curiosi delle varie discipline su temi di forte attualità.  

 Cultura, città metropolitana e universitaria, telescopio di San Basilio. La ricerca come bussola per un’esistenza migliore, più sana ed equilibrata e il riferimento della Notte. La giornata si apre con il ricercatore Ciriaco Goddi dal Radio telescopio di San Basilio. Si tratta del primo step di una maratona che coinvolgerà decine di istituti di ricerca italiani ed esteri. Alcol e differenze di genere; Il cibo è sicuro; Come ti rubo faccia, voce e impronte: i Deepfake corrono in rete; Milleocchi, lo sguardo segreto del mondo animale; Chi ha ucciso le cellule?; Quando in Sardegna c’erano i coccodrilli; A Muravera spy story; Come nasce un farmaco antitumorale; Prodotti cosmetici contraffatti: la chimica ci aiuta a individuarli; Ascoltare l’universo con orecchie tecnologiche: l’Einstein telescope; Viaggio in una storia lunga quattrodici miliardi di anni; Gestione degli scarti e tutela delle risorse naturali nell’ambito dell’economia circolare; Plastiche e oceani: siamo nei guai!; Alla scoperta dell’interfaccia uomo-macchina sono alcuni degli argomenti che vengono condotti e divulgati da un centinaio di specialisti.

Studiare in carcere, arriva la prima laurea. La Notte ha avuto una serie di eventi che si sono svolti dal 14 settembre tra Cagliari, con le visite guidate nei musei dell’ateneo, e a Monserrato, cinque seminari alla Casa della cultura. Intanto, oggi, sul tema “Alla scoperta della ricerca in UniCa”, promossa dal Cnupp (Conferenza nazionale delegati dei rettori di tredici poli universitari, tesa a favorire la partecipazione dei reclusi e degli operatori alla European Researchers Night), ricercatrici e ricercatori dell’ateneo di Cagliari presentano le ricerche scientifiche ai detenuti e al personale. “Abbiamo creato negli Istituti penitenziari isolani uno spazio di condivisione e divulgazione dei risultati della ricerca scientifica. Le attività si svolgeranno in contemporanea alla Casa di reclusione di Massama e in quella di Uta” spiega Cristina Cabras, delegata del rettore per il Polo universitario penitenziario. In particolare, a Massama Daniela Pettinao (docente Marketing del turismo, dipartimento Scienze economiche e aziendali) è la relatrice di un detenuto che si laurea con una tesi sul settore turistico.  La commissione è presieduta dal professor Mola

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