Cagliari. Due fratelli, rispettivamente, di 52 e 54 anni, si sono resi responsabili dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione a danno degli anziani genitori, il G.I.P. del Tribunale di Cagliari ha emesso a loro carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento restrittivo è stato emesso a seguito di una delicata attività investigativa condotta dai poliziotti della Terza Sezione della Squadra Mobile, grazie alla quale le vittime hanno acquisito maggiore fiducia e coraggio nel denunciare le continuate vessazioni subite.
La coppia di anziani, era vittima da tempo delle violenze perpetrate dai due uomini e diverse volte avevano chiesto l’intervento delle Forze di Polizia, in occasione del verificarsi degli episodi più cruenti. Nonostante si trovassero in una situazione di pericolo i due genitori mantenevano un atteggiamento chiuso e sottomesso. Gli specialisti della Squadra Mobile hanno seguito la vicenda e dopo vari incontri con le vittime, hanno iniziato ad aprirsi con gli investigatori e a raccontare con sempre maggiori dettagli e consapevolezza le tristi vicende di cui erano protagonisti. Da ciò è potuto emergere il quadro completo delle violenze consumate all’interno della loro casa ad opera dei figli, delle continue minacce e offese volte ad ottenere consegna di denaro per far fronte alle loro esigenze nell’acquisto di alcool e droga. Le minacce venivano attuate anche con l’utilizzo di coltelli ed altri arnesi e addirittura in una circostanza avevano utilizzato per le loro intimidazioni una motosega. Gli altri figli della coppia non sono risultati in grado di proteggere i genitori dalle malefatte dei due uomini, i quali avevano ridotto i due anziani in uno stato di soggezione tale da ingenerare in loro un costante grave condizione di agitazione psicologica ed ansia, sfociato, in particolare per la madre, in un ricovero ospedaliero per crisi cardiaca. Con l’esecuzione del provvedimento di custodia cautelare in carcere si è potuto dar fine alla terribile vicenda.
La Polizia di Stato dedica una particolare attenzione ai fenomeni di violenza nei confronti delle donne, dei minori e dei soggetti che si trovano in situazioni di vulnerabilità. Gli episodi più cruenti spesso si consumano proprio all’interno delle mura domestiche e purtroppo, sovente, le vittime stesse tendono ad assumere un atteggiamento remissivo e a non voler denunciare per paura o per vergogna i soprusi subiti; a volte assuefatti dal clima di omertà che come un muro lentamente si erge all’interno del nucleo famigliare e che col passare del tempo sembra essere sempre più impenetrabile.
Proprio per distruggere queste barriere e dare innanzi tutto consapevolezza alle vittime, per poi procedere in maniera efficace alla repressione dei fenomeni di violenza, lavorano quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia di Stato, in servizio presso le varie articolazioni degli uffici della Questura, anche mediante la costante opera di prevenzione, attraverso iniziative come il progetto camper “Questo non è amore” contro tutte le forme di violenza di genere.
Nello stesso ambito di intervento hanno lavorato nella serata di sabato gli agenti del Commissariato di Quartu Sant’Elena, procedendo all’arresto di un 48enne, residente nella stessa cittadina, per il reato di maltrattamenti in famiglia.