Giovani e meno giovani, diplomati e laureati, studenti, disoccupati o semplicemente intenzionati a rimettersi in gioco. Selezionati fra quasi 600 domande, i duecento candidati presenti oggi in piazza Dettori al McDonald’s Job Tour rappresentano al meglio l’eterogeneità che da sempre contraddistingue la catena di fast food.
Nella giornata odierna, sono in gioco 70 buste paga e osservando i volti degli aspiranti operatori, si percepisce quanto emozione faccia rima con tensione. In un contesto economico non facile come quello isolano, firmare un contratto di lavoro non è una cosa semplice. Le nuove assunzioni previste per il capoluogo isolano meritano comunque un plauso.
Oltretutto McDonald’s, con oltre un milione di ore di formazione professionale, garantisce a chiunque di essere valorizzato e accompagnato in una crescita professionale all’interno. Niente esclude che chi parte dalla cucina con la preparazione dei panini, riceve le ordinazioni, si relaziona con i clienti o pulisca i tavoli, possa un giorno diventare un manager.
La prima testimone di ciò è la stessa Monica Labieni protagonista di un percorso professionale che, da studentessa in Scienze Biologiche e assunta come addetta alle pulizie part time, l’ha condotta, oltre che alla laurea, al ruolo di licenziataria di cinque ristoranti della catena di fast food.
E’ lei stessa ad introdurre l’evento odierno: “Non abbiamo mai avuto problemi a reperire personale ma il Job Tours nasce per arrivare a tutti. Senza limiti anagrafici o formativi, la cosa importante per noi è saper fare squadra e mettersi in gioco. Inoltre chiediamo di essere flessibili con gli orari perchè sebbene il contratto nazionale preveda un impiego di 24 ore settimanali, potrebbe capitare di lavorarne 30 e nelle ore notturne”.
Sergio Leone, responsabile Risorse Umane, aggiunge: “Cerchiamo persone che sappiano creare un legame empatico con il cliente a 360°. Ovviamente lo stesso deve essere con i colleghi perché il nostro è un lavoro di gioco di squadra e noi non funzioniamo singolarmente. “
Una volta individuato, il lavoratore assunto viene affiancato ad un collega esperto in un percorso formativo di tre settimane prima di lavorare in autonomia. E chissà se gli stessi selezionatori di oggi, divenuti direttori, supervisori, responsabili risorse umane, parlando con i candidati hanno vissuto un déjà vu.
In Italia, secondo i dati presentati, il 62% dei dipendenti è donna e la metà di esse guida un ristorante. Oltre la metà del personale (55%) è sotto i 29 anni e il 32% è studente. In Sardegna, con 16 ristoranti, 10 McDrive e 14 McCafe, sono garantite 700 buste paga di cui 400 nella provincia di Cagliari.