Cagliari. “Operazione Sardinia Panta Rei”: arrestati 11 trafficanti di droga, sequestrati beni per 4 milioni

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Cagliari. Dall’alba di stamane è in corso una vasta operazione che vede Polizia di Stato e Guardia di Finanza operare congiuntamente nel disarticolare un’organizzazione criminale dedita al traffico di
stupefacente e nel sottrarre alla stessa il patrimonio illecitamente accumulato. In particolare, la
Polizia di Stato, con personale della Squadra Mobile di Cagliari, ha eseguito un’Ordinanza di
Custodia Cautelare in Carcere a carico di undici indagati di cui 8 residenti a Cagliari e 3 a Napoli,
ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti,
detenzione e porto illegale di esplosivo.
Le indagini si sono svolte sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari.
In Sardegna le misure cautelari hanno interessato:

• MEDDA Stefano, nato a Cagliari il 01.04.1974;
• TINTIS Carlo, nato a Cagliari il 27.11.1972;
• TINTIS Gaetano, nato a Cagliari il 12.01.1959;
• TINTIS Antonio, nato a Cagliari il 07.02.1982;
• TINTIS Matteo, nato a Cagliari il 24/09/1989;
• MORONI Fabrizio, nato a Cagliari il 21.02.1974;
• MEDDA Fabrizio, nato a Cagliari il 18/11/1997, già detenuto;
• PIRAS Vittorio, nato a Cagliari il 18.07.1997.
In Campania sono stati tratti in arresto:
• DEL PRETE Luigi, nato a Mugnano di Napoli (NA) il 10.12.1990;
• DE LUCA Carlo, nato a Napoli il 6/10/1987;
• ROMANO Emiddio, nato a Napoli il 18/03/1979.
L’indagine è stata avviata nel 2015, con il coordinamento della Direzione Centrale dei Servizi
Antidroga, nei confronti di un sodalizio criminale, operante con le modalità tipiche del metodo
mafioso, dedito al traffico di sostanze stupefacenti tra la Campania ed il capoluogo isolano.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati acquisiti significativi elementi di colpevolezza a
carico del citato gruppo criminale, composto da pregiudicati sardi e campani, coinvolto nel traffico
di ingenti quantitativi di droga, in particolare Hashish, da destinare allo spaccio su “strada” nella
provincia di Cagliari.
Sono state accertate, nel corso di due anni, 30 importazioni di sostanza stupefacente dal napoletano
verso l’Isola, di circa 300 Kg per ogni singola spedizione, per un totale di 10,4 tonnellate di hashish
dal napoletano verso l’Isola.
L’indagine ha consentito di dimostrare che le spedizioni avvenivano attraverso ditte di copertura –
la società S.A.V.I. Alimentari di Napoli a favore della ditta “Bevande Distribuzione” riconducibile a  Matteo  Tintis- che simulavano la spedizione di commesse alimentari di varia natura corredata da falsa documentazione commerciale.
Nel corso dell’indagine sono stati eseguiti, a riscontro delle operazioni tecniche effettuate
nell’indagine, tre arresti in flagranza ed il sequestro di circa 1300 kg di stupefacente (hashish) e
precisamente
FEBBRAIO 2016
SEQUESTRO DI CIRCA 300 KG. DI HASHISH
La mattina del 05.02.16, è stata intercettata e sequestrata, presso il capannone della Ditta
VILLANO di Sestu (CA), un ingente quantitativo di Hashish, di quasi 300 Kg., diretti al gruppo
TINTIS/MEDDA e spediti il giorno prima dal napoletano.
Lo stupefacente era stato occultato all’interno di tre pedane di casse di birra provenienti da
Napoli destinate alla Ditta TINTIS Bevande Distribuzioni (di TINTIS Matteo) con sede a S.
Gavino Monreale.
21 FEBBRAIO 2016
ATTENTATO DINAMITARDO ESERCIZIO COMMERCIALE ARENA
Di seguito al  sequestro DEL PRETE Luigi, durante la notte aveva fatto collocare ed esplodere un ordigno davanti ad un bar/agenzia scommesse ubicato a Quarto (NA), provocando ingentissimi danni.
APRILE 2016
SEQUESTRO DI KG. 500 CIRCA DI HASHISH OCCULTATI IN UNA IMBARCAZIONE
Venivano tratti in arresto Fabrizio Medda e Fabrizio Moroni bloccati al porto mentre si
adoperavano per il ritiro dell’imbarcazione spedita da Napoli da  Emiddio Romano (commerciante di imbarcazioni) e per conto di Luigi Del Prete. Occultato nell’intercapedine del motoscafo di altura veniva rinvenuto lo stupefacente.

GIUGNO 2016
ARRESTO DI TINTIS CARLO
SEQUESTRO DI CIRCA 480 Kg. DI HASHISH
Nel giugno 2016 veniva tratto in arresto  Carlo Tintis che ritirava una spedizione costituita da una cassa di assi di legno chiodate ed avvolta con vari strati di cellophane, al cui interno venivano rinvenuti  16 involucri contenenti lo stupefacente.
Di particolare spessore è risultato il connotato criminale dell’organizzazione, non solo per la capacità di gestire, anche finanziariamente ingentissime partite di stupefacente ma per la pericolosità espressa dall’uso della violenza, come dimostrato dall’atto intimidatorio verificatosi nel febbraio 2016 a Napoli; veniva altrettanto accertata la significativa capacità di assistere economicamente i sodali tratti in arresto nonché le loro famiglie durante i periodi di detenzione.
Nel segnalato contesto operativo i militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, disposto dalla medesima Autorità giudiziaria, su beni mobili – tra cui un conto corrente bancario attivo in Germania – ed immobili, in gran parte localizzati in provincia di Napoli e riconducibili a Luigi Del Prete, promotore e finanziatore della richiamata associazione criminale, per un valore complessivo di circa 4 milioni di Euro.
Gli approfondimenti operati dalla Guardia di Finanza, in particolare dagli specialisti del G.I.C.O. di Cagliari e dello S.C.I.C.O. di Roma, circa gli illegali arricchimenti da parte dei membri dell’organizzazione, hanno evidenziato una rilevante sproporzione tra la disponibilità dei beni risultati intestati o nella disponibilità dei preposti o dei loro familiari conviventi ed i redditi dichiarati ai fini delle imposte dirette: è stato così possibile individuare un rilevante patrimonio del valore di oltre 4 milioni di euro – riferibile ai tre soggetti (due sardi ed un campano) ritenuti promotori e vertici dell’associazione criminale.
Tra i beni individuati figurano alcune abitazioni situate in provincia di Cagliari e diversi immobili ubicati in Campania.
Mirati accertamenti bancari hanno portato altresì all’individuazione di conti correnti, tra i quali uno acceso in Germania intestato a Del Prete, 26 beni immobili, una società e 5 prodotti finanziari.
Nel corso delle menzionate attività, operate con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna della Polizia di Stato, sono state eseguite anche 30 perquisizioni domiciliari, delegate dalla Procura di Cagliari, di cui 10 in provincia di Cagliari, 18 in provincia di Napoli, presso abitazioni e sedi societarie riconducibili a  Luigi Del Prete, una in provincia di Caserta.
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