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Cagliari, raccolta differenziata il sindaco Truzzu anticipa le prime mosse

Stiamo lavorando per riportare decoro e dignità a Cagliari, per migliorare la vita dei cittadini e per avere una migliore visibilità agli occhi dei turisti”. Senza nascondere alcuni punti deboli del sistema, il sindaco Paolo Truzzu ha illustrato le prossime mosse della amministrazione per cercare di risolvere gradualmente i problemi della raccolta differenziata in città.
Dall’apertura immediata di un primo Eco-centro a Sant’Elia, alla introduzione sperimentale della Corriera Ecologica, passando per il rafforzamento delle attuali Isola Ecologiche e al test di una nuova modalità di conferimento per il quartiere di San Benedetto.
Gli interventi, illustrati questa mattina, lunedì 29 luglio, nel corso di una apposita conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche l’Assessore ai Servizi Tecnologici e Ambiente, Alessandro Guarracino e il Dirigente del Servizio Igiene del Suolo, Roberto Montixi, saranno dedicati alla risoluzione delle principali difficoltà.

Alcuni cagliaritani – ha aggiunto il Sindaco – si rifiutano di fare la raccolta differenziata, anche se, però, va detto che in tanti la fanno bene perché siamo arrivati al 71% sulla raccolta. Il fatto di essere stati l’ultimo comune dell’hinterland ad aver eliminato i cassonetti può aver causato delle abitudini sbagliate alle quali dobbiamo porre rimedio. L’altra difficoltà è dovuta all’ecocentro che ancora non è operativo ma che contiamo di aprire entro fine settembre. Il primo sarà a Sant’Elia ma abbiamo reperito nuove risorse con gli equilibri di bilancio, che ci permetteranno di aprirne un altro, diciamo entro fine 2020, in via San Paolo”.
Si parte dalla rimozione dei rifiuti presenti nelle periferie e di venire incontro alle utenze commerciali che in alcune zone soffrono l’attuale sistema.
“I primi interventi – ha spiegato l’Assessore Guarracino – sono stati rafforzare il sistema di controllo, con operatori e ispettori pronti ad intervenire in caso di violazione e utilizzare i sistemi tecnologici non solo con cinque telecamere mobili nei punti più critici ma anche utilizzando quelle dedicate al traffico. Un modo per scoraggiare chi fino ad ora ha conferito nei modi e nei luoghi non consentiti, che verrà accompagnato con una campagna di informazione per sensibilizzare chi non ha comportamenti corretti. Ovviamente stiamo anche provvedendo perché si acceleri con la raccolta dei cumuli di rifiuti”.
Adempimenti che dovrebbero servire per eliminare le criticità prima che si passi a dei correttivi già studiati. “In accordo con i commercianti del centro storico – ha aggiunto l’Assessore ai Servizi Tecnologici e Ambiente – avvieremo un servizio sperimentale di raccolta senza sia necessaria la presenza di bidoni per le frazioni di secco, plastica e carta, grazie alla Corriera Ecologica”. Il mezzo effettuerà un anello tra le vie Lepanto, Roma, Carlo Felice e Sardegna, con delle fermate prestabilite da circa venti minuti ciascuna, per consentire agli operatori commerciali, preventivamente avvisati, di poter conferire sul momento i rifiuti.
La raccolta bi-giornaliera dei cumuli di rifiuti abbandonati a Marina e Castello e i servizi di spazzamento e lavaggio garantiranno la pulizia dei quartieri attualmente più trafficati per la presenza dei turisti conferendo alla città un biglietto da visita più suggestivo.
L’integrazione e il potenziamento delle attuali nove (che progressivamente dovrebbero arrivare a venti) Eco-Isole presenti nel territorio comunale, con particolare attenzione a quelle che gravitano nella zona del Mercato di San Benedetto, sarà lo step successivo per offrire un servizio migliore.

Al momento le Isole sono insufficienti e per questo stiamo raddoppiando i container e prevedendo una maggiore frequenza di svuotamento degli stessi. Gradualmente, considerate le peculiarità della zona, il conferimento delle Isola diventerà quello esclusivo per gli abitanti di San Benedetto” la precisazione del Sindaco Paolo Truzzu che ha voluto chiudere con una precisazione: “Non c’è nessun tentativo di accanimento sui cittadini che hanno difficoltà nella raccolta differenziata, ma l’esigenza di intervenire su chi si rifiuta di farla. Gli obiettivi sono che venga effettuata meglio e che la città sia pulita”.

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