Cagliari. Spiraglio sul futuro dei lavoratori del Corsorzio Colis

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Cagliari. Spiraglio sul futuro dei lavoratori del Corsorzio Colis che stamane hanno svolto un presidio davanti all’assessorato alla Sanità, ottenendo l’impegno alla convocazione di un confronto, anche con Ats, entro gennaio: è il risultato della mobilitazione organizzata da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sulla vertenza legata al cambio d’appalto di lavaggio e sterilizzazione di dispositivi medici per la Assl di Sassari che metterebbe a rischio, da subito, almeno venti lavoratori impegnati nell’attività da vent’anni.

Sindacati e lavoratori hanno manifestato per difendere i posti di lavoro e la stessa qualità del servizio, visto che in venti giorni – con l’affidamento previsto da 1 febbraio – non è chiaro come possa essere organizzata e garantita la fornitura di camici, divise, lenzuola, kit sterili per cinque ospedali e ottanta strutture territoriali.

Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sono impegnate da mesi per scongiurare il licenziamento delle maestranze impegnate in Sardegna, in particolare a Macchiareddu. Ad avvalorare le posizioni delle categorie ci sono questioni organizzative perché il servizio necessita di certezza e tempi stretti di lavorazione e appare dunque evidente che possa e debba essere gestito con garanzie di qualità ed efficienza solo da un presidio industriale dentro l’Isola.

L’attesa ora è rivolta all’incontro promesso dopo il presidio di stamattina, con l’auspicio che possa garantire la soluzione definitiva della vertenza.

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