Cagliari. Tavolo di coordinamento sui migranti, 12000 arrivi in 2 anni

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Nella mattinata del 2 agosto 2016, si è tenuto presso questa Prefettura  di  Piazza Palazzo a Cagliari, il Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati presieduto dal Prefetto di Cagliari Dott.ssa Giuliana Perrotta. con la partecipazione del capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione Mario Morcone, del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Pigliaru, del sindaco di Cagliari Zedda, dei prefetti della regione, dei rappresentanti degli enti locali e degli attori istituzionali dell’accoglienza. In questa occasione si è fatto il punto sulla situazione dell’accoglienza migranti in Sardegna.
Sono stati 12.132, i migranti arrivati  Sardegna negli ultimi due anni, molti ripartiti verso altre destinazioni:  attualmente, sono 4.259 le presenze nei centri di accoglienza, nel pieno rispetto della quota assegnata all’isola del 2,96%. Sono 2.960 le richieste di riconoscimento della protezione internazionale mentre i minori non accompagnati giunti nell’isola sono 950, di cui 660 sono in strutture per adulti. Per quanto riguarda gli sbarchi diretti, tutti sulla costa del Sulcis Iglesiente, si tratta soprattutto di algerini: nel 2014 sono stati 159, nel 2015 sono saliti a 291, con 54 minori, e quest’anno, al 31 luglio, sono già 295, di cui 29 minori. Questi i principali dati diffusi dalla prefettura di Cagliari.

Nell’intervento introduttivo, il Prefetto di Cagliari, ha svolto un’ampia panoramica sui dati del flusso, sul numero degli sbarchi diretti, sulle strutture di accoglienza attivate. Ha parlato dell’eventuale attivazione di un punto operativo nel porto dove allocare le strutture per gli accertamenti sanitari e per il fotosegnalamento, l’attivazione di strutture dedicate per i minori stranieri non accompagnati, e di nuove strutture per adulti, il coinvolgimento degli Enti locali nell’accoglienza – sia di primo che di secondo livello – sia dei M.S.N.A. che degli adulti, e l’individuazione di un punto di appoggio da utilizzare per gli sbarchi diretti in un centro governativo che sostituisca in parte il centro di Elmas chiuso nel dicembre scorso, soffermandosi sulle principali criticità che il fenomeno migratorio comporta per il territorio.
Il prefetto Morcone ha annunciato una riforma normativa che sarà approvata a breve e prevederà la possibilità di aprire centri di accoglienza temporanei dedicati ai minori, sollecitando i comuni a rendere la presenza sul territorio dei migranti non solo espressione della capacità di accoglienza ma anche della capacità di favorire un processo di effettiva integrazione, una opportunità per il territorio che li ospita. Morcone ha poi ribadito l’opportunità di allocare anche in Sardegna, con il consenso del territorio, un hotspot come quelli creati a Lampedusa, Pozzallo, Trapani e Taranto.
L’incontro è terminato con l’impegno di analizzare a breve, in incontri ristretti, le iniziative concrete da attuare nei territori.

Anche il Presidente dell’Anci Sardegna, pur confermando la disponibilità delle Amministrazioni comunali dell’Isola a collaborare nell’accoglienza dei migranti, ha ribadito le difficoltà connesse ai bilanci e al blocco delle assunzioni che, finora, hanno impedito un maggior coinvolgimento dei Comuni.
Il Questore di Cagliari ha sottolineato gli aspetti relativi agli sbarchi diretti nelle coste dell’Isola – molto frequenti soprattutto in questi ultimi giorni – di extracomunitari, in prevalenza tunisini, che presentano problematiche peculiari rispetto agli altri migranti, per cui sono necessarie ulteriori iniziative specifiche e mirate.

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