Cagliari. Tecnologie innovative per sicurezza, servizi, gestione in ambito urbano: presentata dal rettore la Summer school

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Cagliari. Oggi, mercoledì 15 maggio, alle 9.30 si è aperta nella sala conferenze della ex Vetreria di via Italia la Urban computing 2019 – First spring school of the tdm research and training project. L’evento – che vede l’Università di Cagliari in prima fila su contenuti, didattica, ricerca e sviluppo delle tematiche più attuali – è finanziato da Sardegna ricerche e coinvolge anche il Crs4. Alla cerimonia di lancio dei lavori – che si protraggono per due settimane, la prima si chiude il 22 maggio – con il rettore Maria Del Zompo e il pro rettore vicario, Francesco Mola, sono intervenuti Annalisa Bonfiglio, Giorgio Pisano ed Enrico Gobbetti.

“Ricerca e formazione avanzata sono tra gli elementi chiave del nostro agire. Un percorso che richiede coraggio e serenità: portate questo messaggio con voi e – ha precisato la professoressa Del Zompo – sappiate che sono un po’ invidiosa. Avete una grande opportunità per crescere in conoscenza”. Dal rettore al presidente del Crs4, Annalisa Bonfiglio: “Studenti e ricercatori al passo con le ricerche più avanzate ma anche cittadini consapevolmente informati e capaci di valutare la serietà della scienza. La Summer school – ha rimarcato la docente e già pro rettore dell’ateneo del capoluogo – ha un ritorno sia con le applicazioni industriali, sia con i benefit sociali e collettivi”. Per Giorgio Pisano, presidente di Sardegna Ricerche, “si tratta di una filiera di specializzazioni intelligenti per le quali gestiamo 105 milioni di euro. Tra queste, ha un ruolo di rilievo l’Ict, da cui discende il lavoro sul Tdm”. Enrico Gobbetti (dirigente Crs4, responsabile del progetto Tdm) è entrato nel merito: “Ragioniamo su soluzioni tecnologiche innovative da testare in ambito urbano e metropolitano, applicabili su larga scala”.

Basato su moduli con lezioni frontali e parti pratiche, il progetto coniuga attività di ricerca e formazione sui metodi che utilizzano l’informatica e sono utili a migliorare la gestione del territorio urbano e la vita dei cittadini. Urban computing 2019 punta a familiarizzare studenti, ricercatori, cittadini, rappresentanti di aziende e imprese e del contesto locale. I partecipanti studiano e sviluppano metodi e tecnologie innovative per offrire nuove soluzioni intelligenti per elevare l’attrattività cittadina, la gestione delle risorse, la sicurezza e qualità di vita dei cittadini, attraverso la stretta combinazione dell’utilizzo e sperimentazione a scala urbana di infrastrutture avanzate per comunicazione, sensoristica, studio e sviluppo di soluzioni innovative verticali. In particolare, tecnologie aperte per la comunicazione ubiqua e la sensoristica diffusa; aggregazione e trattamento di big data e distribuzione di open data; sicurezza del cittadino da rischi ambientali; consapevolezza energetica e sviluppo di reti intelligenti per la distribuzione di energia; distribuzione e visualizzazione scalabile di grosse quantità di dati, con particolare riferimento alle simulazioni numeriche e a dati dal settore dei beni culturali.

Sul Tdm (tessuto digitale metropolitano) si gioca una partita con più partner e ad ampio respiro. Le città metropolitane sono tra i principali luoghi di attività economica e culturale del XXI secolo. La crescente urbanizzazione e l’aggregazione di comunità territoriali su larga scala, lo sviluppo sostenibile, il coinvolgimento dei cittadini, l’attrattività economica e culturale e la governance sono tra i problemi più rilevanti che le moderne città devono affrontare. L’aumento di complessità di questi problemi e lo sviluppo tecnologico stanno portando ad un urgente bisogno ed all’opportunità di ripensare in modo radicale il modo in cui costruiamo e gestiamo le nostre città.

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