Mauro Pili, deputato, leader del Movimento Unidos racconta di un attracco a notte fonda nel porto canale a Cagliari. Narra di bombe, tir di biscotti, il buio, giochi di guerra in Sardegna.
“E’ notte fonda quando al molo Grendi del Porto canale di Cagliari attracca una nave sospetta. Sono le 24.00 del 16 novembre.
In un attimo la nave cargo viene circondata dagli operatori portuali. Con loro, però, ci sono mezzi che non passano sotto traccia. Le autobotti cariche di liquido a pronta presa sono piazzate strategicamente sul pianale di sbarco. I vigili del fuoco scendono in assetto di guerra. Pronti ad ogni evenienza.
Il carico di bombe questa volta volta è tutto per la Sardegna.
L’arrivo di un gigantesco carico di esplosivo è stato pianificato in tutti i suoi dettagli.
I tir sono sbarcati mimetizzati con le insegne della mulino bianco e della scavolini.
Le distinte di viaggio riservate della notte del 16 novembre scorso,però, parlano chiaro: carico esplosivo, destinazione Sardegna – molo Grendi.
Ad accoglierli mezzi delle forze dell’ordine e dell’esercito.
Un pò troppo per biscotti e cucine.
In realtà la missiva della Pons Ltd non lascia adito a dubbi: imbarco/sbarco esplosivi. Orario fissato alle 22.30 fine all’una del mattino.
Come si conviene ad un carico da nascondere. Decine di tir lasciano il porto Canale. Una ditta di trasporti del nord Italia ha il mandato commerciale del servizio. Escono in fila indiana intervallati da mezzi militari e forze dell’ordine.
Destinazione Decimomannu. Carico per aeronautica e non solo.
Trascorrono due giorni nella base aerea e poi, sempre in colonna marciante verso il Sulcis. Missione Teulada. E’ pomeriggio inoltrato quando solcano la soglia del poligono Sud della Sardegna.
Operazioni lunghe. I rimorchi restano dentro la base. Le motrici, vuote, fuori. In bella mostra.
I tasselli ora dopo ora si ricostruiscono. La domenica notte è lunga. Le operazioni interne di carico e scarico non prevedono presenze estranee. Fuori anche gli autisti dei tir.
Cosa contenevano quelle decine di Tir? non certo biscotti!
Un carico di esplosivo questa volta destinato alla Sardegna.
I documenti segreti parlano chiaro e nessuno li potrà smentire.
Quell’esplosivo già da stamane era in volo. Per schiantarsi sulle coste della Sardegna. A destra e a manca. Impunemente.
Sardegna da devastare a colpi di bombe. Quelle nascoste dentro i tir dei biscotti. Come si conviene a chi si deve nascondere.
Povera terra di Sardegna usata come campo di devastazione per sperimentare armi ed esplosivo. Per far contente le industrie belliche che foraggiano il sistema.
E i Sardi inermi dinanzi a cotanto scempio. Non ci resta che continuare a denunciare questo scempio di Stato.
Sperando che prima o poi qualche tribunale si accorga del disastro ambientale e dei traffici di armi!
Per questo bisogna rompere il silenzio, nonostante i furtivi viaggi della notte.”
Fonte: UNIDOS.IO