Cagliari. Il 25 Novembre l’USB ha indetto lo sciopero Nazionale a cui aderisce sanità, scuola e trasporti. Ci sarà un Presidio presso il Piazzale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu a partire dalle ore 11.00 dove saremo collegati via streming tutti gli Ospedali e le Piazze d’Italia .
Lo sciopero serve per chiedere il diritto alle Cure e alla Salute, il potenziamento delle dotazioni organiche (infermieri, OSS, Operatori tecnici sanitari e tutte le figure tecniche e ausiliarie) con assunzioni stabili e Reddito Garantito, sicurezza negli ambiti lavorativi, la trasformazione dei contratti a tempo determinato , in contratti a tempo indeterminato e l’internalizzazione dei servizi dati in appalto.
Nota stampa USB:
– E’ la cronaca a ribadire quotidianamente, in modo impietoso, la carenza di personale, la sofferenza degli
ospedali non solo in termini di posti letto, l’inconsistenza della medicina territoriale. Tutto questo perché
nei mesi in cui il virus è sembrato in ritirata non sono state fatte poche e semplici cose che avrebbero
evitato al Servizio Sanitario Nazionale di precipitare nella drammatica condizione attuale.
Sarebbero state sufficienti assunzioni stabili e massicce di personale, il potenziamento della medicina
territoriale e delle attività di prevenzione e tracciamento, il recupero di posti letto.
C’è stata, evidente, la mancanza di volontà politica di imprimere un cambio di passo, confermata dalla
bozza della Legge di Bilancio 2021: aumenta il finanziamento del SSN destinato all’esecuzione dei
tamponi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, si fanno contratti con i
medici specializzandi e assunzioni di personale sanitario, ma tutto rigorosamente all’insegna della
precarietà.
Nella manovra di Bilancio 2021, per gli infermieri è prevista una indennità complessiva lorda di 335
milioni di euro da destinarsi alla contrattazione collettiva. Considerando che gli infermieri e gli infermieri
pediatrici della sanità pubblica sono circa 270.000, il riconoscimento sbandierato come una grande
vittoria da parte dei sindacati corporativi infermieristici, ammonterà a circa 2 euro netti al giorno.
L’ennesima beffa, un contentino a fronte di condizioni di lavoro inaccettabili.
Va anche peggio per il resto del personale che, pur partecipando attivamente al contrasto della
pandemia, in particolare OSS e Tecnici delle professioni sanitarie, non ha guadagnato sul campo
nemmeno l’onore di una citazione.
In Sardegna la sanità è al collasso e la Regione insiste con i pannicelli caldi e rilancia sulla sanità
privata invece di potenziare la sanità pubblica. Le scuole continuano ad essere luoghi insicuri
non vi è certezza delle risorse necessarie per i trasporti mentre permane il rischio della loro
privatizzazione.
Il 25 novembre con il personale della Sanità sciopererà anche quello della Scuola, dei Servizi
educativi e del Trasporto pubblico locale. Sono settori essenziali del servizio pubblico che, pur
interagendo quotidianamente, non sono stati oggetto di una pianificazione integrata né sono
stati messi in sicurezza, diventando ambiti di trasmissione del virus ed evidenziando nel corso
della pandemia tutti i limiti della gestione affidata, in parte, ai privati e orientata al risparmio. Il 25
Novembre USB rivendica investimenti, assunzioni stabili, sicurezza e un nuovo ruolo dello Stato
nella gestione dei Servizi Pubblici Essenziali.
USB – Pubblico Impiego Settore Sanità
p. Il Coordinamento Regionale USB – P. I. Settore Sanità
Gianfranco Angioni