Il nuovo commissario alla Sanità in Calabria, Giuseppe Zuccatelli, si difende dalle polemiche scaturite dopo che alcune sue affermazioni sulle mascherine sono diventate virali: “Le mie affermazioni errate, estrapolate impropriamente da una conversazione privata, risalgono al primo periodo della diffusione del contagio”
La difesa arriva in una nota dove Zuccatelli ha precisato: “Le mascherine sono parte della fondamentale strategia di contrasto al Covid 19. Quindi, invito tutti ad utilizzarle, così come a rispettare il distanziamento fisico. Nella prima fase dell’epidemia la comunità scientifica internazionale riteneva che l’uso delle mascherine fosse da riservare ai soli contagiati e ai sanitari. L’esperienza di questi mesi, tuttavia, ci ha insegnato che si tratta di un virus per molti versi ancora sconosciuto per evoluzione e modalità di diffusione. Le conoscenze si sono consolidate nel corso dei mesi, in accordo con gli studi scientifici condotti”.
Queste le parole incriminate: “La mascherina non serve a un cazzo. Sapete cosa serve? La distanza. Per beccarti il virus, se io fossi positivo, tu devi stare con me e baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca altrimenti non te lo becchi il virus” https://www.cagliaripost.com/commissario-alla-sanita-in-calabria-la-mascherina-non-serve-a-un-cazzo/