Calasetta. Giovedì 28 marzo approderà in Consiglio l’adozione definitiva del Piano Urbanistico Comunale (P.u.c.).
«Per l’amministrazione di Calasetta questo è un momento di estrema importanza – commenta il sindaco Antonio Vigo – perché segna l’approvazione di un documento di portata centrale nell’ottica dello sviluppo del territorio comunale».
Il P.u.c., che dovrà essere adottato in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (P.p.r.) e al Piano di Assetto Idrogeologico (P.a.i.), si configura infatti come lo strumento imprescindibile di pianificazione per un Comune.
Costituito da decine di elaborati cartografici e documenti normativi, rispecchia la complessità di un’intera area urbana, spaziando dalla considerazione degli aspetti idrogeologici e agronomici a quella dei versanti storici, ambientali e archeologici.
«Disporre del P.u.c. – prosegue il primo cittadino – significa avere finalmente una visione chiara delle regole di gestione e trasformazione del territorio di competenza comunale».
Nello specifico: «Promuovere la realizzazione di strutture ricettive, nel pieno rispetto dell’ambiente – osserva ancora il sindaco – incoraggiare la ripresa dell’agricoltura e della pastorizia senza alcun pregiudizio, tutelare appieno aree di interesse storico-culturale, esercitare un controllo certo su nuove lottizzazioni».
Non un percorso rapido, quindi: l’elaborazione del P.u.c. di Calasetta affonda le sue radici in tempi piuttosto lontani. «I primi studi vennero addirittura promossi nel 2002 – osserva Vigo – ma si è entrati nel vivo della gestione dell’iter negli ultimi anni, durante il mio mandato».
Anni che, per inciso, hanno visto un’ampia partecipazione di cittadini, attivisti e componenti dell’opposizione alla luce della natura del P.u.c. come documento di interesse pubblico e territoriale: basti pensare al 2017, quando comitati locali e associazioni ambientaliste mossero numerose obiezioni critiche alla “versione” del P.u.c. adottato dal Consiglio nel maggio di quell’anno e poi destinato a modifiche e revisioni.
«Con l’adozione definitiva del P.u.c. andiamo a dare una risposta a queste obiezioni, che hanno rappresentato un contributo assolutamente legittimo e utile – dice Vigo – del resto il cammino di questo strumento non avviene in camere chiuse: abbiamo cercato di essere aperti e ci siamo conformati ai vincoli giuridici, come nel caso del contestato campo da golf, la cui superficie è stata poi ridimensionata».
Una volta approvato definitivamente in Consiglio Comunale, il P.u.c. sarà inviato in Regione (precisamente, al C.t.r.u., Comitato tecnico regionale per l’urbanistica): il C.t.r.u. potrà esprimere un parere non vincolante e delle osservazioni. A questo punto il Comune, accolte le osservazioni, procederà con la pubblicazione del P.u.c. al Buras (bollettino ufficiale della Regione Sardegna): da quel momento sarà entrato pienamente in vigore.