Si apre una nuova edizione di Cantinarte, la settima, che a Nurachi, dal 29 aprile al 27 maggio, porta artisti e spettacoli culturali, in cui arte contemporanea, letteratura, musica, pittura e teatro si incontrano nell’antica Cantina Caddeo. Stare insieme attraverso la cura degli aspetti tradizionali: Cantinarte è una manifestazione culturale ad ingresso libero, ideata e organizzata dall’Associazione Domus de Ladrini, con il supporto del Comune di Nurachi, il centro commerciale naturale di Nurachi, la Pro Loco, la Regione, l’Assessorato regionale al Turismo e la Fondazione di Sardegna.
Tutte le informazioni si possono trovare sulle pagine Facebook e Instagram @ CantinArte 2023.
Da aprile a maggio, ogni sabato, la Cantina Caddeo ospita artisti, musicisti, pittori, attori di teatro.
L’inaugurazione. Sabato 29 aprile alle ore 19:00 sarà la mostra “Di terra e di fuoco nel Sinis”, di Marco Pili ad inaugurare Cantinarte, il curatore della mostra è il regista Simone Cireddu, storico dell’immagine in movimento e videomaker.
Un luogo suggestivo. La cantina Caddeo, sede dell’Associazione Domus de Ladrini, apre da sempre le sue porte ad iniziative culturali. L’edificio storico risale alla fine del 1800 e le sue mura si reggono sui mattoni di terra cruda, il pavimento è in terra battuta e la copertura è in canne e tegola sarda. L’ambiente riporta il visitatore indietro nel tempo e gli consente di immaginare la vita di una volta anche attraverso l’esposizione di antichi oggetti e utensili quotidiani che raccontano la loro storia. “La Cantina Caddeo- racconta il proprietario Tiberio Caddeo- ancora oggi è attiva ed è dedita alla produzione di vini storici secondo i dettami di una tradizione familiare, tra questi la preziosa vernaccia.”
La mostra e l’artista. Sono opere polimateriche “Di terra e di fuoco nel Sinis”, quelle che Marco Pili presenta all’interno della rassegna CantinArte di Nurachi- spiega il curatore Simone CiredduRecentissime opere su tela di medie dimensioni – tutte realizzate tra il marzo e l’aprile del 2023 – e l’installazione di sette casette/palafitte in Gasbeton, terra e paglia. Quella di Marco Pili è sempre pittura degli elementi naturali, pittura materica di fuoco, acqua, vento e terra. Marco Pili manipola e dà forma all’informe e dipinge e crea con tutto quello che si disperde, che è impalpabile e inafferrabile. Sempre in cerca di nuovi e inattesi equilibri cromatici e formali, assembla e manipola materiali eterogenei.
Bianca terra calcarea setacciata, tritata, mescolata, impastata con colle e stratificata. Frammenti di carta. Limpidi turchesi, rossi intensi e neri profondissimi ora opachi ora lucidi dai tagli ortogonali. Il fuoco, l’acqua e casette sparse, nel vento del Sinis. Sono paesaggi Di terra e di fuoco, quelli di Marco Pili- conclude Cireddu- evocative narrazioni di territori interiori, e materia che si fa pensiero.”
La biografia. Marco Pili nasce come pittore nel 1983, dopo il diploma ottenuto all’Istituto d’Arte Contini di Oristano dalle mani del professor Antonio Amore, volge la sua attenzione verso un’arte più astratta informale con un’attenzione particolare alla propria cultura.
In anni di ricerca, Marco Pili affina l’uso di quello che ora e il suo particolarissimo mezzo espressivo: pane, pane sardo, reso protagonista di quadri compositi. La sua ricerca artistica tutt’oggi è concentrata sull’utilizzo della terra, trasformandola e manipolandola in modo eccellente. Numerosi i premi e i riconoscimenti consegnati a Marco Pili, le sue opere rientrano tra importanti collezioni private in Italia e all’estero, in Musei e Fondazioni.
Dario Cassoji Dessì. “Chi sono”, racconti e dintorni. L’artista porterà alcuni racconti tra il serio ed il faceto, cercando di riproporre lo spirito delle storie che da sempre ci si racconta davanti alle botti.
Cronaca, ricordi, sangue e vino, sfaccettate come le vite di tutti noi. Dario Dessì, Classe 1986, cresciuto tra le cantine di San Vero Milis e trapiantato per necessità a Cagliari dove ha scoperto a malincuore che gli indigeni locali preferiscono lo Spritz alla bicicletta con la vernaccia. Da “is contus de maganisu” ha preso la passione per le storie di paese, le peripezie improbabili , le esagerazioni e sa petza imbinada. Con Flavio Soriga e altri scrittori e artisti sardi fa parte del collettivo “Scrittori da Palco”, con il quale porta nei locali, nelle piazze, nei sottopassaggi le storie con le quali ci piace riconoscerci. Come si è sempre fatto anche e soprattutto nelle cantine.
Lovesphere, “In concerto per Handpan”. Protagonisti Angelo Usai all’handpan e Sara Visentini alla voce, i Loveshpere, impegnati in una performance di musica vibrazionale: gioire nel corpo, nel cuore e nell’anima attraverso la voce ed il suono. Sara Vesentini , classe 1991, è polistrumentista e compositrice. Nel suo curriculum vanta la collaborazione con il jazzista Bruno Marini, ha inciso vari CD tra cui la musica delle piante. Angelo Usai, classe 1989, è un percussionista poliedrico. Da oltre 10 anni suona l’handpan collaborando in vari eventi artistici sia di yoga che di meditazione.
Giovedì 4 maggio i bambini saranno i protagonisti del laboratorio “Pane e salute” che si terrà presso la Casa Mediterranea e sarà curato da Ivo Pirisi. Si tratta di un laboratorio dedicato alla panificazione, ai benefici del mangiar bene con l’obiettivo di tenere viva la tradizione secolare: per gli alunni della 4^ e della 5^ classi della scuola primaria di Nurachi sarà una grande lezione che non scorderanno.
“Il Comune di Nurachi – spiega il Sindaco Renzo Ponti- supporta con grande ottimismo Cantinarte e tutte le manifestazioni che valorizzano le nostre tradizioni, che le fanno rivivere e le trasmettono alle generazioni future”.