Caos sanità, cure negate ad un centauro di Masainas

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Un giovane è prigioniero nella sua abitazione di Masainas, nel Basso Sulcis. Il motivo? Al ragazzo non è consentito il trasferimento al “Santa Maria Bambina” di Oristano, uno dei centri di eccellenza dotato di impianti all’avanguardia per la riabilitazione. Christian Fai, da una vita fatta di passione per le due ruote, ora si ritrova a dover vedere il mondo dall’altezza di un bambino, a causa di una brutta caduta in moto avvenuta lo scorso agosto.

La storia di Christian, presidente del Motoclub Le Dune di Sant’Anna Arresi, approda nelle aule della politica regionale, con un’interrogazione urgente del capogruppo Udc Gianluigi Rubiu: “ll giovane è rimasto vittima di un incidente in moto durante il motoraduno SuperSic day di Torregrande in memoria di Marco Simoncelli – scrive nel documento il rappresentante dei moderati – Da qui inizia la via crucis. Un vero e proprio slalom sanitario tra riabilitazione, trattamenti e casa”. Un percorso che comincia dal San Martino di Oristano, poi gli ospedali Brotzu e Marino di Cagliari, quindi la clinica Sant’Anna. “In questa struttura il paziente – prosegue Rubiu – è stato dimesso con la prescrizione di una terapia riabilitativa domiciliare. In realtà le cure mediche cui è stato sottoposto si sono rivelate inadeguate e non risolutive”. Una vita da recluso tra le mura di casa. Il ragazzo – conclude Rubiu, che ha inviato all’assessore Arru anche una lettera indirizzata al ministro Lorenzin e una raccolta di firme per consentire le cure al giovane – avrebbe necessità di una terapia specifica, da condurre  mediante l’ausilio di uno specifico macchinario “Lokomat” in dotazione in Sardegna solo nella struttura di riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano. Solo il ricovero nel complesso del Rimedio può garantire una completa e veloce riabilitazione, con personale specializzato in grado di prestare anche l’assistenza. La richiesta inoltrata all’azienda sanitaria di Carbonia è stata però respinta. Non si comprendono i motivi per cui è stata negata la possibilità di un percorso riabilitativo al centauro. E’ necessario un intervento dell’assessore per consentire il ricovero del giovane nella struttura di riabilitazione Santa Maria Bambina”.

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