Capoterra, “Lollas e Pratzas” dall’8 al 10 dicembre

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Tutto pronto a Capoterra per una nuova edizione di ‘Lollas e Pratzas Antigas’, la rassegna che mette in mostra le architetture, i saperi e più in generale le tradizioni locali. Dall’8 al 10 dicembre saranno tante anche quest’anno le antiche dimore campidanesi che apriranno i portali e le piazze che verranno animate da musica e rappresentazioni per favorire la socialità e raccontare orgogliosamente il paese ai visitatori che vorranno partecipare.

Nella ‘lolla’, corpo centrale delle antiche abitazioni campidanesi, così diffuse anche a Capoterra, venivano svolte la maggior parte delle attività quotidiane legate alla cultura agropastorale. Erano piccole piazze che infatti fungevano anche da luoghi d’incontro per la famiglia e non solo: accoglievano spesso il vicinato, dando così sfogo al bisogno di socializzazione. Quell’esigenza di socialità che è ancor oggi così importante e anche così utile per la crescita dell’intera comunità.

“Lollas e Pratzas Antigas è un evento molto sentito a Capoterra perché ci permette di rievocare il nostro passato e le nostre tradizioni – spiega l’Assessora comunale a Pubblica istruzione, Cultura, Politiche giovanili, Tradizioni e Lingua sarda, Pari opportunità Donatella Dessì -. Io stessa ricordo che quando era bambina i portali delle case campidanesi erano sempre aperti; i tempi erano diversi e c’erano più rapporti sociali nel vicinato: le lollas erano un importante luogo non solo d’incontro ma anche di scambio”.

“Oggi puntiamo a non disperdere questo patrimonio architettonico – prosegue l’esponente della Giunta Garau -. Apriamo le antiche dimore che mantengono quella struttura originaria e diamo loro valore, offrendo simultaneamente alla comunità un’occasione di convivialità, che va ovviamente ad estendersi a tutti i visitatori che avranno piacere di partecipare. Entreremo pienamente nel clima natalizio, con l’accensione delle luminarie e la presentazione del presepe animato, e inoltre, mettendo in mostra la nostra identità, potremo far conoscere e dar lustro al nostro paese, oltre che viverlo intensamente come facevano i nostri nonni”.

La manifestazione organizzata dall’Amministrazione comunale di Capoterra, con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla P.I. BB. CC, si avvale del coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

‘Lollas e Pratzas Antigas’ si apre nel giorno dell’Immacolata. Una giornata di festa per inaugurare la rassegna ed entrare subito in clima natalizio, tra suoni e sapori che caratterizzano questo periodo dell’anno. L’apertura delle giostre e di Casa Melis, è in programma già alle 16.30. Poi si entra nel vivo, con la presentazione del presepe animato realizzato dalla Pro Loco di Capoterra e l’accensione delle luminarie. A seguire spazio ai concerti natalizi, con tanti protagonisti locali. Prima quello a cura della Banda Musicale Città di Capoterra e poi quello del coro Pueri et Juvenes Cantores Sant’Efisio Capoterra. La prima giornata si concluderà con la degustazione di castagne arrosto offerta dalla Pro Loco.

Il fulcro dell’evento sono ovviamente le lollas, che aprono i portali per brillare in tutto il loro fascino. Da sabato saranno ben sette quelle che parteciperanno all’iniziativa, ognuna con la propria storia e le proprie peculiarità: Casa Melis, Casta Altana, Casa Baire, Casa Piano, Casa Garau, Casa Pala e Casa Cogoni. Tante le attività tradizionali previste in ognuna di esse: dai balli sardi alla preparazione del giogo dei buoi, dall’intrecciatura del cestino sardo alla lavorazione della fregola sarda.

Ma sarà anche l’occasione per mettere in mostra abiti, animali e attrezzi da lavoro, e per riproporre i teatrali travestimenti e i culti apotropaici che caratterizzavano la quotidianità nei secoli scorsi e che ancora oggi suscitano un fascino misterioso. Domenica alle 11 è infatti prevista una sfilata di carri, calessi a cavallo, cavalieri, amazzoni e giogo dei buoi, con partenza da Casa Melis. Sabato diversi gruppi folk animeranno il centro storico con i loro abiti tradizionali di tanti paesi diversi: saranno presenti Sa Scabitzada (Capoterra), Città di Quarto 1928 (Quartu Sant’Elena), Sciarak (Sarroch), Santu Perdu (Villa San Pietro), Nora (Pula), Sant’Antonio (Maracalagonis), San Giovanni (Settimo San Pietro) e Amigus (San Sperate), accompagnati dai suonatori di launeddas locali. E sempre sabato è inoltre prevista un’esibizione itinerante delle maschere del Carnevale sardo, in particolare quello sestese, con is Mustayonis e s’Orku Foresu: nella rappresentazione quest’ultima maschera animalesca destinata al sacrificio si dimena tra sonagli, canne sbattute, fazzoletti neri e strumenti sacrificali, prima della morte cruenta. Acqua, terra e rinascita sono gli elementi ispiratori dell’arcaico culto agrario atto a risvegliare la forza germinatrice della natura.

Lollas e Pratzas assolute protagoniste, ma anche le vie del centro storico tornano ad essere luogo dove passeggiare, dove socializzare, dove brindare. Durante la manifestazione si potranno acquistare i prodotti degli artigiani e degli hobbisti, degustare le saporite proposte degli arrostitori e le prelibatezze delle friggitorie, ci si potrà divertire nelle giostre, si potrà ammirare la vestizione delle maschere del carnevale sardo e la presentazione della ferratura dei buoi, si potranno sentire i cori itineranti.

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