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Capoterra, “Questo so fare”. Matteo Siddi regala allegria al Parco Urbano

31 Agosto 2024

“Io so far ridere, almeno ci provo”. E’ questa la premessa di Matteo Siddi formulata ieri sera al Parco Urbano di Capoterra e secondo quanto visto, sembra esserci riuscito.

Nell’evento voluto da “La via del Collegio” e dall’associazione culturale Impressioni, il performer cagliaritano dimostra tutta la sua ecletticità. “Bisogna chiudere i cerchi aperti” è il suo moto, attingere dal suo variegato percorso artistico è il suo modus operandi.

Matteo è il giullare di corte dei nostri tempi. Canta, danza, fa cabaret spaziando a tutto campo insieme alla bravissima Roberta Gaviano e agli ottimi musicisti Manuel Cossu al piano e voce, Alberto Locci al basso e Alessandro Atzori alla batteria .

“Cosa mi spinge ogni volta a salire sul palco? Voglio diventare miliardario e comprarmi Pirri per asciugarla”. Più volte citata, la frazione cagliaritana è la cartina tornasole di uno spettacolo che regala sorrisi ispirandosi alla realtà locale. Con le cinque vocali, riesce a imitare i sardi nelle loro forme di comunicazione. Con le immagini in sovraimprensione, da vita a un canto a tenore.

Per Matteo Siddi, la divertente tendenza a “dissacrare” si manifesta nelle versioni cagliaritane di Romeo e Giulietta e del musical “Greasalo”. Stuard Arrodu, centravanti del Pirri, viene intervistato a “Bestie”, “Gesù di Cagliari” continua a esaudire richieste dall’Ufficio Miracoli”. In tutto questo, da maestro di canto, c’è spazio anche per una calorosa interpretazione di “No potho reposare”.

Novanta minuti di spensieratezza e per l’artista multitasking arriva il momento dei saluti: “Bisogna chiudere il cherchio che ho aperto all’inzio. Da buffone di corte l’ho iniziato e da buffone di corte lo voglio terminare perchè questo so fare

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