Nel corso del 2022, i Carabinieri del Comando Legione “Sardegna” hanno effettuato un’attività di verifica e controllo sui percettori del reddito di cittadinanza, con l’ausilio dei Nuclei Carabinieri presso gli Ispettorati Territoriali del Lavoro, presenti in ciascun capoluogo, e con la collaborazione degli uffici provinciali dell’INPS, deferendo all’Autorità Giudiziaria per “truffa ai danni dello Stato” 259 persone che hanno percepito indebitamente l’assegno di sostegno contro la povertà poiché privi dei requisiti richiesti dalla vigente normativa.
In particolare, sono state accertate 112 condotte fraudolente nella provincia di Sassari, 62 in quella di Cagliari, 48 nel nuorese e 37 ad Oristano. Le violazioni contestate a cittadini stranieri sono pari a un terzo del dato complessivo.
I comportamenti fraudolenti più comuni rilevati dai militari dell’Arma sono:
- falsa autocertificazione sul possesso dei requisiti utili per accedere al contributo (ad esempio, avere un ISEE inferiore a 9.360 € o un patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore ai 30.000 €);
- mancata comunicazione dell’avvio di un’attività lavorativa entro 30 giorni;
- falsa attestazione del requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, per quanto riguarda i cittadini stranieri.
Sono stati numerosi i casi accertati di “lavoratori in nero” percettori del reddito quali baristi, disk jockey, badanti ect. Il danno accertato è stato stimato in oltre 2.500.000 di euro, che le persone denunciate dovranno restituire all’Erario.
Inoltre, in ottemperanza alle disposizioni di legge, i Carabinieri hanno proceduto a segnalare all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, per la sospensione dell’erogazione del beneficio, anche le persone destinatarie di misure cautelari personali, poiché incompatibili con la percezione del reddito.