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Carcere Uta. Detenuta con problemi psichiatrici provoca un incendio

Sono stati minuti di tensione interminabili quelli trascorsi dopo che una detenuta con problemi psichiatrici, ha provocato un incendio nella propria camera detentiva ed ha richiuso la compagna di detenzione all’interno del bagno.
Lo scenario si presentava in tutta la sua drammaticità: pare che la detenuta abbia ostacolato i soccorsi, cercando di impedire alle Agenti di entrare nella camera detentiva. Dopo non poche difficoltà, sono riuscite comunque ad accedere e mettere in salvo l’autrice del gesto e liberare e mettere in salvo la detenuta rinchiusa in bagno. A fatica
sono poi riuscite a domare le fiamme mettendo a rischio la propria
incolumità soprattutto perché le fiamme hanno causato l’esplosione delle bombolette di gas presenti nella camera per consentire di riscaldare le vivande. La tossicità dei fumi ha causato malessere a due Poliziotte che stoicamente sono rimaste in servizio per non
abbandonare le colleghe nella difficoltà.
A renderlo noto e’ il segretario generale della UIL PA Polizia
Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu che aggiunge: proprio due giorni fa avevamo denunciato un clima di estrema tensione all’interno dell’Istituto di Uta. Gli eventi critici hanno raggiunto un numero insostenibile, la tensione è tangibile e si
percepisce sia all’interno delle sezioni maschili che in quelle femminili.
Siamo estremamente preoccupati, nelle sezioni detentive il
personale sta accusando grosse difficoltà a mantenere l’ordine e far
rispettare le regole interne, soprattutto perché è costretto a lavorare
spesso al di sotto dei livelli minimi di sicurezza.
Gli eventi che di recente si stanno susseguendo con una frequenza
frequentissima, per noi sono chiari campanelli d’allarme che non
devono essere ignorati ne dai vertici dell’Istituto tanto meno dal
vertice regionale che a nostro avviso dovrebbe attenzionare la grave
emergenza e predisporre urgentissimi interventi prima che la
situazione precipiti definitivamente!

Le Poliziotte intervenute in occasione dell’ultimo grave evento critico
hanno messo a repentaglio la propria incolumità per salvare una
situazione estrema ed hanno evitato che si verificasse una
catastrofe.
Sempre piu’ spesso le Agenti vengono impiegate nei servizi esterni
dalla sezione, non vi è mai una situazione di continuità perché capita
sempre piu’ spesso che una Agente inizi il turno in una determinata
sezione e lo conclude in un servizio di piantonamento in ospedale
esterno, come scorta in Tribunale o al controllo dei servizi esterni del
carcere
Nonostante questa continua precarietà, in un momento di criticità
hanno dimostrato grande spirito di sacrificio e di saper lavorare
come una squadra in perfetta sintonia.
La situazione di Uta è diventata comunque sempre piu’
preoccupante ed auspichiamo che i continui campanelli d’allarme
suscitino interventi concreti ed immediati, perché nessuno potrà
asserire che non conosceva la situazione, ne i vertici
dell’Amministrazione tanto meno le altre Istituzioni!
Alle Poliziotte che mettendo a repentaglio la propria incolumità
hanno salvato quella che poteva essere una tragedia, va il plauso e
la gratitudine da parte di tutti i livelli della UIL.

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