Un mese di maggio che porterà due importanti novità per i consorziati del distretto irriguo di Chilivani. Le circa 670 aziende, dislocate nei 13.200 mila ettari del distretto quest’anno potranno contare su una disponibilità idrica maggiore rispetto all’anno scorso. Nel mese di maggio, con l’assegnazione dell’appalto, vedranno inoltre la luce i lavori di messa in sicurezza della diga sul rio Mannu di Pattada a Monte Lerno, invaso da cui attinge la rete irrigua del distretto. Saranno lavori che permetteranno dopo tanti anni di raddoppiare la capienza autorizzata, ossia a circa 70 milioni di metri cubi d’acqua (attualmente è autorizzata fino a un massimo di 34 milioni).
“La campagna irrigua nel distretto irriguo della piana di Chilivani quest’anno sarà meno difficoltosa rispetto all’anno scorso – è quanto comunica ai consorziati del distretto irriguo di Chilivani, il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, tramite il vice presidente Francesco Pala -. Abbiamo in diga un milione di metri cubi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e questo ci regala un po’ più di tranquillità. Inoltre è attesa una perturbazione che potrebbe far aumentare i livelli di risorsa presenti in diga. Se pensiamo che fino a qualche mese fa c’era il rischio di non dover proprio irrigare perché l’acqua era pochissima, ora possiamo solo vedere alla stagione con maggiore tranquillità”.
L’acqua attualmente invasata, a fronte di una capacità massima autorizzata di 34 milioni di metri cubi, è di 23,2 milioni di metri cubi (al 67%). Un mese fa il bollettino regionale sulla situazione degli invasi indicava una percentuale di riempimento al 45%, mentre un anno fa era di 22,2 milioni di metri cubi (65%).
“Un milione di metri cubi che fanno la differenza – commenta Toni Stangoni, presidente dell’ente consortile con sede a Chilivani – dal momento che l’autorità di bacino si riunirà nei primi dieci giorni di maggio per stabilire le assegnazioni di risorsa da destinare al comparto irriguo: fra qualche giorno infatti avremo l’ufficialità”.
Ma la notizia tanto attesa da tutto il territorio riguarda invece i lavori di messa in sicurezza della diga sul rio Mannu di Pattada, lavori importantissimi in capo a Enas Sardegna, che a breve appalterà i lavori. Un intervento che gode dell’attenzione governativa nazionale per il tramite della Commissaria competente su Dighe e infrastrutture idriche Angelica Catalano. Con un costo stimato in 7 milioni di euro finanziati dal Piano operativo Infrastrutture Fsc 2014-20.
“Una notizia attesa che aumenta le possibilità di incamerare risorsa importantissima. È bene che da parte del Governo l’attenzione per le dighe sia alta, e la situazione del Lerno a metà delle proprie capacità rappresenta un limite alla capacità produttiva di uno dei territori più importanti dal punto di vista agricolo – spiega infine Giosuè Brundu, direttore del Consorzio -, ma non possiamo che continuare a rivolgere l’attenzione alla rete di distribuzione idrica. Come spiegato durante l’incontro di qualche giorno fa a Valledoria, durante il quale si è affrontato la drammatica situazione causata dalla rottura della paratia sulla diga del Coghinas, occorre al più presto programmare una piano di interventi sulle reti. Sono reti vecchie dove si perde oltre il 40% della risorsa idrica. Basti pensare che dal 2015 ad oggi il Consorzio ha eseguito ben 13 mila interventi di riparazione. Un numero enorme che con una radicale manutenzione delle reti che ci porti a non inseguire l’emergenza, rappresenterà un risparmio per le casse regionali, oltre che dei consorzi e quindi dei nostri consorziati”.