CBSC. CUMBIDANOVU: pronto il nuovo appalto. Il territorio non deve aspettare

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Nella giornata di ieri, 27 febbraio 2023, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha proceduto a ripubblicare un nuovo bando  per l’esecuzione dei lavori di completamento della diga di Cumbidanovu.
Un secondo appalto arrivato a stretto giro, dopo che il primo è andato praticamente deserto alla data del 13 febbraio scorso, termine ultimo per la presentazione delle offerte.
Il progetto per la realizzazione dell’opera di sbarramento, per un totale di 91,5 milioni di euro (nel primo appalto era previsto un importo di 15 milioni in meno), tiene conto ora di una serie di fattori che sono stati valutati alla luce della nuova situazione internazionale, “infatti da un’indagine di mercato è emerso che la mancata partecipazione delle imprese alla prima procedura di gara sia da addebitarsi, in particolare, all’attuale congiuntura del mercato degli appalti pubblici, caratterizzato da un eccesso di offerta (dovuta, ad esempio, ai numerosi progetti finanziati con il PNRR), alla volatilità dei prezzi di mercato legata alla crisi ucraina, alla complessità dei lavori che dovranno essere svolti per realizzare questa importante opera e alle difficoltà di raggiungere il cantiere” spiega il presidente del Consorzio Ambrogio Guiso.
Pur essendoci la copertura finanziaria quindi, si è dovuto procedere, dopo la prima gara a una revisione degli elaborati progettuali di tipo economico con l’aggiornamento delle principali voci di prezzo delle lavorazioni previste.
Il tutto in stretta collaborazione con la Regione Sardegna, nello specifico l’Assessorato dei Lavori Pubblici guidato da Pierluigi Saiu, e il MIT – Direzione Generale Dighe, Enti finanziatori dell’intervento nonché con il Commissario Straordinario per la realizzazione della diga Cumbidanovu, l’ingegnere Angelica Catalano.
“L’impegno è massimo, e i tempi sono stretti anche perché il territorio non può e non deve aspettare altro tempo. Siamo fiduciosi comunque che quest’opera abbia dalla parte privata, in questo caso le imprese, l’attenzione che si merita. Per questo  abbiamo proceduto immediatamente a rivedere cosa modificare per fare in modo che le imprese trovino le condizioni favorevoli per realizzare un qualcosa di veramente storico” spiega ancora Ambrogio Guiso.  
In ballo oltre ai 91,5 milioni di euro per lo sbarramento che riguarda il primo stralcio di progetto, ci sono anche 18,5 milioni di euro per il secondo stralcio che riguarda la realizzazione di opere accessorie e per quest’ultimo è in corso di reperimento la copertura economica.
La data di scadenza per il nuovo appalto è fissata al 21 aprile prossimo.

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