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“C’è un pò di tensione”: la stand up comedy di Sandro Cappai diverte il Teatro Doglio

“C’è un pò di tensione”. Il titolo scelto da Sandro Cappai per il suo ultimo spettacolo, per quanto visto ieri sera al Teatro Doglio è esattamente l’opposto. Dopo il successo di “Non si muore facilmente”, il comico torna nella sua città per offrire una divertente serata.

Introdotto dal suo collega Paqualino Massa, il trentunenne cagliaritano fa ridere connettendo diverse tematiche con uno speciale filo conduttore. Partendo proprio dal suo domicilio nell’hinterland milanese, Sesto San Giovanni per l’esattezza, si affronta il tema del razzismo mascherato verso chi ha la pelle non bianca e di chi arriva dal “sud che lo identifichi dove c’è il sole e la disoccupazione”.

Nella sua stand up comedy, il comico di Lercio.it, ribalta la formula della stessa con l’intuizione efficace di sponsorizzare le scelte degli spettatori. Il risultato è comunque garantita perchè, ad esempio, piuttosto che ironizzare sul tipo di lavoro, lo si enfatizza. E cosi, per il giovane impiegato del Sulcis seduto nelle prime file, è doveroso chiedere l’applauso perchè ritenuto speciale. Idem per una coppia insieme da quattro anni.

Sandro Cappai, dottore in Scienze Politiche, attinge dalle sue esperienze personali per far scivolare lo spettacolo. “Moriremo col microonde” dice parlando di guerre nucleari e non passa indenne la tensione fra Ucraina – Russia, argomento della sua stessa tesi di laurea con esperienza sul campo in tempi antecedenti al conflitto. “Alla frontiera, un doganiere insisteva nel darmi del canadese perchè leggeva Ca (quello della provincia) sul passaporto” “C’è un pò di tensione”, scritto la scorsa estate e proseguito con il relativo tour in autunno, non poteva includere il nuovo presidente Usa. “Ma oggi – chiede Cappai – come fai a scrivere di attualità con Trump? E’ difficile!”. Tutto questo mentre l”Isis fa meno paura e Is sono le iniziali di un paese che si comporta come una dittatura e non è l’Islanda”.

Padre pensionato, madre addetta alle pulizie di una mensa, Sollai parla anche di se, delle sue esperienze di tutti i giorni. Dall’ipocondria mitigata dalle ricerche sul web, ai ripetuti scambi di messaggi con Rocco Siffredi e Carlos Verga. Dalla difesa ad oltranza del rapper Kayne West alle sue visite ai sarti cinesi dell’hinterland milanese. Figlio della classe operaia, dichiara apertamente di essere dalla parte dei lavoratori e dei loro diritti salvo poi ironizzare sugli scioperi dei treni e sul ministro Salvini intenzionato a sospenderli. E lui che si muove spesso tramite rotaie, non può non trovare spunto per generare risate descrivendo i suoi spostamenti a bordo delle carrozze.

In conclusione, se l’obiettivo della serata era quello di alleggerire il clima, il cagliaritano c’è risucito alla grande. Stasera, la replica.

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