Viaggio tra le arti della scena alla scoperta dei nuovi linguaggi e delle nuove sensibilità con “Tre Strade della Contemporaneità” / tre incontri sul teatro a cura di Nicola Fano: mercoledì 5 marzo alle 18 a La Fabbrica Illuminata in via Falzarego n.35 a Cagliari il critico teatrale, giornalista, drammaturgo e scrittore racconterà “Il dopo Eduardo” sotto le insegne di Legger_ezza 2025 il progetto di Promozione della Letteratura firmato CeDAC Sardegna e giunto alla VII edizione – in collaborazione con La Fabbrica Illuminata ETS.
Un’indagine sulla nuova drammaturgia napoletana tra il secondo Novecento e il Terzo Millennio, con una ricostruzione della temperie culturale e artistica in cui emergono autori come Enzo Moscato, Manlio Santanelli, Annibale Ruccello e Mimmo Borrelli, capaci di cogliere e trasfigurare le molteplici sfaccettature, gli umori e le contraddizioni della città partenopea.
Uno sguardo attento sulle innovazioni formali, sulle ricerche espressive e sulle nuove estetiche che si sono imposte all’attenzione del teatro europeo e mondiale attraverso la cifra personale di artisti come Enzo Moscato – a cui il CeDAC dedica la prima edizione di “Questioni di Stile”, la rassegna sui grandi maestri della scena, con un duplice appuntamento al Teatro Massimo di Cagliari, mercoledì 19 marzo alle 20.30 con “Rubedo”, uno spettacolo ideato, scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Affinito, attore formatosi nella compagnia del grande drammaturgo napoletano recentemente scomparso, e giovedì 20 marzo con alle 20.30 con “Kinder-Traum Seminar” (Seminario sui bambini in sogno), un pensiero-parola dedicato alla Memoria Collettiva dell’Olocausto, un’opera visionaria creata da Enzo Moscato e impreziosita dalle immagini sceniche di Mimmo Paladino, con Cristina Donadio, Vincenza Modica e Giuseppe Affinito, per una riflessione sulla tragedia della Shoah.
“Tre Strade della Contemporaneità” – dopo il primo appuntamento mercoledì 19 febbraio con “La lezione di Cechov” – prosegue domani 5 marzo alle 18 con “Il dopo Eduardo”: «La vocazione miracolistica della cultura napoletana che permea il teatro di Eduardo De Filippo, nei decenni a cavallo tra Novecento e Ventunesimo secolo, si è sviluppata ulteriormente in alcuni autori che hanno coniugato quell’aspetto visionario del mondo con l’analisi della diversità: Enzo Moscato, Manlio Santanelli, Annibale Ruccello e Mimmo Borrelli sono considerati i maestri di questa nuova scuola napoletana» – sottolinea Nicola Fano, docente di Storia dell’Architettura Teatrale all’Accademia di Belle Arti di Perugia e di Elementi di Storia del Teatro nei masters dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma e autore di saggi su “Le maschere italiane” (Il Mulino, 2001), “La satira prima della satira” (Bur, 2007), “Garibaldi, l’illusione italiana” (Baldini Castoldi Dalai, 2010), “La tragedia di Arlecchino” (Donzelli, 2012) e “Andare per teatri” (Il Mulino, 2016) fino ai più recenti “Cleopatra e il serpente” (Elliot Edizioni, 2024) e “Non è il caso. La vita secondo Edipo” (Treccani Libri, 2024).
Il ciclo di incontri sul teatro a cura di Nicola Fano si chiude mercoledì 26 marzo alle 18 a La Fabbrica Illuminata di Cagliari con il terzo appuntamento su “Il teatro di narrazione”, incentrato sul lavoro di artisti come Marco Paolini, Ascanio Celestini, Marco Baliani e Davide Enia.
INGRESSO GRATUITO (con prenotazione obbligatoria)
info e prenotazioni: biglietteria@cedacsardegna.it – cell. 345.4894565