“Quello che prima era soltanto un sospetto è oggi una realtà impossibile da digerire: i 500 mila euro destinati alla ristrutturazione e all’adeguamento dei locali del Centro dialisi dell’ospedale San Camillo di Sassari sono andati definitivamente persi. Con che coraggio adesso il governo regionale comunicherà a centinaia di malati che queste risorse sono tornate indietro perché la Regione ha perso tempo, si è accomodata, ha ritenuto non essenziale spendere questi soldi per i pazienti del Nord Sardegna. Con che coraggio oggi il governo regionale comunicherà ai malati che nulla è stato fatto, e che dovranno ancora servirsi di locali fatiscenti in cui gli intonaci cadono a pezzi, le stanze sono prive di condizionatori e non esistono nemmeno i bagni per i disabili?”
“Non lo farà. La Regione preferirà tacere, e far finta che questi fondi non siano mai esistiti. Ma noi no. Noi lo denunciamo. Lo gridiamo. Perché questo è uno scandalo senza precedenti. Sassari – prosegue Desirè Manca (M5s) – aveva la possibilità di ricevere 500 mila euro stanziati ben tre anni fa. Tre anni persi. Tre anni buttati. Tre anni che sono serviti soltanto per buttare letteralmente nel cestino 500 mila euro già disponibili per ridare dignità ai malati dializzati del nord Sardegna. Non solo i lavori non sono mai iniziati ma non è stato nemmeno mai illustrato alcun progetto di fattibilità. Il termine ultimo per la presentazione dei progetti era lo scorso 31 dicembre, data ignorata palesemente dalla Regione”.
Questo l’intervento della consigliera regionale Desirè Manca (M5s) alla luce della risposta del Servizio competente dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità alla richiesta formale di accesso agli atti presentata dalla consigliera pentastellata lo scorso novembre per chiedere che fine avessero fatto i fondi destinati al Centro dialisi del San Camillo .
“Il cronoprogramma di attuazione prevedeva l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica entro dicembre 2021, ma di questo progetto non c’è traccia. Così il Centro Dialisi di Sassari che oggi versa in condizioni pietose resterà tale, con buona pace dei pazienti, le cui necessità sono state vergognosamente messe da parte per lasciare spazio a provvedimenti moltiplica poltrone”.