“Torniamo a fare spettacolo”: è la prima richiesta che le categorie regionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno rivolto ieri all’assessore alla Cultura e Spettacolo Biancareddu nell’incontro che si è svolto ieri in concomitanza con la mobilitazione nazionale indetta proprio per portare all’attenzione pubblica la gravissima situazione del settore colpito dalle restrizioni imposte dall’emergenza Covid. E’ stata l’occasione per fare il punto sul mondo dello spettacolo in Sardegna che, con i suoi diecimila lavoratori, rappresenta una realtà importante sulla quale però occorre incidere con politiche adeguate, investimenti e azioni per tutelare i diritti e valorizzare le professionalità.
“Dopo un anno dall’inizio della pandemia, i luoghi della cultura, i teatri, i cinema e gli spettacoli dal sono ancora chiusi e non si intravede alcuna luce all’orizzonte”, hanno detto i segretari evidenziando all’assessore “la necessità che le attività produttive e la programmazione ripartano in totale sicurezza, anche attraverso la realizzazione di protocolli condivisi sulle misure di contrasto al virus”.
Alla situazione di stallo si aggiunge il disagio legato all’esclusione di tanti lavoratori dai bonus nazionali e al ritardo delle misure regionali: “Le risorse previste dall’art 9 della legge regionale 22 per i lavoratori atipici, intermittenti e per i tanti esclusi dalle indennità nazionali non sono ancora state erogate – hanno denunciato Slc, Fistel e Uilcom – e fino a oggi è stato pubblicato dalla Regione soltanto un bando per un sussidio una tantum destinato a 1000 lavoratori autonomi”. Una situazione sulla quale l’assessore Biancareddu si sarebbe impegnato a sollecitare l’assessora del Lavoro affinché sblocchi il prima possibile le risorse previste dalla legge 22 a favore dei lavoratori intermittenti e atipici.
Oltre alla garanzia sulle risorse per affrontare l’emergenza, i sindacati hanno sollecitato, con uno sguardo alla prospettiva, un intervento di riforma complessiva per ripartire di slancio dopo la crisi attuale: “E’ un settore economico fondamentale nella nostra Regione, perciò occorre iniziare a ragionare su come sostenere e valorizzare competenze e professionalità” hanno detto i segretari sottolineando che “non sarebbe accettabile, superata la fase di emergenza, ritornare al punto di partenza, con i lavoratori dello spettacolo invisibili e privi di tutele e diritti”.
Le segreterie regionali hanno poi chiesto che vengano stabiliti criteri chiari che garantiscano trasparenza nella programmazione e assegnazione delle risorse destinate alle imprese da una parte e ai lavoratori dall’altra. Insieme a questo, Slc, Fistel e Uilcom considerano indispensabile che la Regione monitori i progetti finanziati anche in relazione alle ricadute occupazionali e al rispetto del contratto collettivo nazionale.
I sindacati hanno incassato l’impegno dell’assessore ad avviare un tavolo permanente di confronto con l’obiettivo di rilanciare, programmare e investire sull’intero comparto. L’attenzione ora è rivolta verso le azioni che verranno concretizzate sulla base degli impegni presi.