Suspence per l’elezione del nuovo presidente di Anci Sardegna. La votazione si è conclusa con l’ effimera vittoria di Giuseppe Ciccolini sindaco di Bitti con 152 preferenze, mentre Emiliano Deiana sindaco di Bortigiadas si è fermato a 141. Peccato che il malefico registro delle presenze conti 304 sindaci. Contando anche le schede bianche e nulle si arriva a 297 votanti, cioè sette in meno rispetto ai 304 che si sono registrati per partecipare all’assemblea di Abbasanta. Il numero da considerare per il quorum diventa così fondamentale per la validità dell’elezione. Nel caso si prenda il numero dei votanti effettivi, 297, il quorum sarebbe rispettato, ma se si considera, come è accaduto negli anni precedenti, il numero dei presenti registrati manca un voto e l’elezione va ripetuta. Per vincere con la maggiorana assoluta ne sarebbero servite 153 visti i 304 votanti. Non è stato raggiunto il quorum come previsto dall’ articolo 8 comma c, dello Statuto. Nel regolamento congressuale di Anci Sardegna e nello Statuto si parla della metà più uno dei presenti e non dei votanti. Bisogna inoltre ricordare che, in quella giornata oltre il presidente si eleggeva anche consiglio regionale e i delegati nazionali quindi venivano consegnate tre schede, e udite udite, il bello è che per la prima votazione si son contati 298 voti per la seconda 297 e per la terza 296!!!! Nessuno stando al verbale ha rifiutato la scheda quindi visto che le schede non possono volare ne tantomeno volatilizzarsi la conclusione logica è quella di ripetere la votazione, sperando nella capacità dei politici di sapere cosa vogliono chi vogliono e cosa non da poco, non ridicolizzarsi ancora una volta davanti ai sardi.
La giornata ha visto la sua conclusione intorno alle 19, con la decisione di sospendere il verdetto e consegnare i verbali alla commissione nazionale di Garanzia.
Il sindaco di Bitti Ciccolini, alla fine della serata, si è detto soddisfatto: “È stato un congresso corretto che ha visto il confronto tra due candidati. Credo di aver superato in modo chiaro e inequivocabile il mio avversario. Mi aspetto il riconoscimento della vittoria per cominciare a lavorare tutti insieme”. Non è d’accordo Deiana che ribatte: “Riconosco che Ciccolini ha preso 152 voti sostenuto da tutto il gotha del Pd, dall’Udc di Giorgio Oppi, da Forza Italia e da Insieme per le autonomie. Nonostante questo, hanno prevalso di una incollatura. Ma siccome la regola statutaria è chiara, la votazione è da annullare e il congresso sarà riconvocato”. Ma forse l affermazione più interessante di quella giornata è stata quella del sindaco di Modolo Omar Hassan: “Plaudo alla presenza dei consiglieri regionali, ma mi sarebbe piaciuto vederli anche in altre occasioni, non solo oggi in questi momento elettorale. Ci hanno chiamato nei giorni precedenti, ma io voterò secondo coscienza”.
Qual’è la conclusione che si può trarre da quella giornata? E chi lo sa, intanto nel web si parla e neanche sottovoce, di telefonate, di benefit e di poltrone ecc ecc. Una cosa sola è certa, che la candidatura di Emiliano Deiana ha rotto le uova nel paniere a qualcuno e non solo le uova. Ma se è vero il detto tra i due litiganti il terzo gode, magari si può candidare una sindaca!