Site icon CAGLIARI POST

Cinque grandi donne sul podio del Premio Fèminas di Coldiretti Sardegna

Le vincitrici della prima edizione di Féminas, il premio di Coldiretti Sardegna e Coldiretti Donna Impresa sono, Pasqua Salis de su Gologone, Chiara Obino record del mondo in apnea, Francesca Columbu, direttrice del giornale online Donna Sarda, Lucia Gemma Delogu, la ricercatrice che ha scoperto il killer dei tumori, Marianna Virdis dell’azienda agricola Sa Laurera.

Cinque donne sarde, cinque storie diverse, ma che nei loro settori di competenza (impresa, scienza, comunicazione, sport e agricoltura) hanno raggiunto importanti obiettivi a livello regionale, nazionale e internazionale.

Pasqua Salis di Oliena, è stata premiata nella categoria Impresa, perché “con tenacia e coraggio imprenditoriale, in compagnia del marito “Peppeddu” Palimodde, ha saputo comunicare al mondo con l’hotel Su Gologone, dal centro della Barbagia, l’identità autentica del proprio territorio con un connubio armonico tra tradizione e innovazione di sapori e profumi della gastronomia, dell’arte e della cultura”.

Nella categoria Sport invece il premio è andato a Chiara Obino di Cagliari, che nel 2016 per tre volte ha migliorato il record del mondo in apnea (oltre a fregiarsi di una lunga sfilza di premi). “Con le sue imprese sportive – si legge nelle motivazioni di Coldiretti Sardegna – ha portato alto il nome della Sardegna nel mondo divenendo un esempio, grazie alla sua abnegazione e resistenza, per chi con audacia tenta di raggiungere la realizzazione dei propri progetti e il miglioramento di quelli raggiunti”.

La categoria Comunicazione di Féminas, è andato invece a Francesca Columbu di Cagliari, direttrice del giornale online La Donna Sarda che il 30 settembre scorso ha chiuso per mancanza di fondi, nonostante il prezioso servizio in cui “ha saputo codificare l’ampio e articolato linguaggio dell’universo femminile sardo che da sempre ha saputo esprimere le grandi capacità in tutti i settori della vita isolana”.

Lucia Gemma Delogu di Sassari ha ricevuto la targa per la categoria Scienza e Cultura. “Nonostante la giovane età – si legge nelle motivazioni (Lucia ha 35 anni ma “dal curriculum pensavo ne avesse 702 ha commentato il titolare de Su’entu Salvatore Pilloni sbalordito) con studio e umiltà ha raggiunto straordinari e importanti risultati in campo scientifico internazionale, fondamentali per la vita umana e per la coraggiosa scelta di portare avanti la ricerca nella propria Isola”.

Nella categoria Agricoltura hanno vinto invece gli sforzi e il coraggio di Marianna Virdis di Villanovaforru “perché crescere e migliorare sono progetti fattibili solo se si conosce bene il proprio passato, e l’azienda Sa Laurera, proprio dal passato ha saputo partire e veicolare un messaggio fatto di equilibrio, semplicità e dialogo, facendo germogliare il seme di un futuro sostenibile e rispettoso”.

Il premio Sardo 100% categoria ritorno alla Campagna è invece andato al padrone di casa Salvatore Pilloni “per le capacità e la passione dimostrate, dopo il successo in altri campi imprenditoriali, nel valorizzare l’ambiente e la cultura di un territorio attraverso produzioni vitivinicole di eccellenza portando in alto il nome della Sardegna nel mondo”.

“Eccelliamo in tantissime discipline, e oggi ne abbiamo avuto una ennesima prova, ma spesso non sappiamo riconoscercelo – hanno spiegato il motivo del premio, che si è tenuto questa mattina nella cantina Su’entu a Sanluri, Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna –. Spesso siamo bravi e far emergere i difetti, meno a consegnare premi o semplicemente dire grazie alle persone che con grandi sacrifici portano anche semplicemente avanti il proprio mestiere”.

Grande soddisfazione da parte dei premiati: “ho ricevuto premi in diverse parti del mondo ma questo mi ha fatto emozionare perché Coldiretti Sardegna, dunque la mia terra, riconosce il mio sacrificio” ha detto emozionata Lucia Gemma Delogu.

All’iniziativa, coordinata dal giornalista Pasquale Porcu, a cui hanno preso parte circa 150 persone, in larga maggioranza imprenditrici agricole, ha visto la partecipazione oltre che del presidente e direttore regionale della Coldiretti, della coordinatrice nazionale di Coldiretti Donne Impresa Silvia bosco e della responsabile regionale Elisabetta Secci.

print
Exit mobile version