Sassari, È Sergio Mura, 58 anni, di Sassari, il nuovo segretario della Cisl sassarese. Sposato, padre di due figlie, laurea in Scienze Politiche, Mura è stato segretario provinciale di Sassari della First Cisl (la federazione della CISL del settore credito) fino al 2013. Da allora è segretario regionale della stessa federazione, guidata in anni di grandi cambiamenti e di crisi del settore ed economica. Ad affiancarlo nella segreteria ci saranno Maria Giovanna Mela e Alessandro Marcellino.
Mura è stato eletto stamane nel corso del Consiglio generale chiamato a sostituire Pier Luigi Ledda, diventato da qualche settimana segretario generale della Cisl e presente ai lavori insieme al leader nazionale del sindacato, Luigi Sbarra.
SBARRA
“Spero – ha detto il segretario generale confederale della Cisl Luigi Sbarra nel suo intervento di chiusura dei Consiglio generale – che all’indomani delle elezioni europee si ponga fine a questo clima di muro contro muro inutile e dannoso. Si torni a parlare il linguaggio della concretezza e dei nodi che il Paese nei prossimi mesi è chiamato ad affrontare. L’Italia deve dare forma ad un’Agenda che si attivi sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, su politiche attive, formazione e competenze, per una nuova politica dei redditi che difenda risparmi, salari e pensioni, sul rinnovo dei contratti pubblici e privati. Abbiamo bisogno di una riforma fiscale redistributiva che sostenga i redditi medi e popolari, una evoluzione del sistema pensionistico nel segno della sostenibilità e dell’inclusività per giovani e donne, servono più risorse per sanità, pubblico impiego, scuola, politiche sociali e non autosufficienza. Occorre – ha sottolineato ancora il leader Cisl – un rilancio degli investimenti pubblici e privati, una governance partecipata del PNRR, politiche industriali e infrastrutturali all’altezza delle sfide”, ha aggiunto Sbarra ricordando che nonostante il contesto internazionale viva una fase di profonda fibrillazione, “in Italia l’occupazione cresce e raggiunge il suo primato storico, rafforzandosi soprattutto nella componente stabile. Certo – ha continuato il sindacalista- molto resta da fare: bisogna includere nel mercato del lavoro tanti giovani Neet, moltissime donne, persone che soprattutto al meridione e nelle Isole continuano a restare incatenate alla disoccupazione o al lavoro nero o grigio. Occorre accelerare gli investimenti del Pnrr per elevare e redistribuire la produttività, aumentare i salari, puntare sulla sostenibilità sociale, qualificare un’occupazione che resta schiacciata su un basso valore aggiunto. Ma per fare tutto questo occorre costruire nel dialogo sociale e nella Partecipazione un grande Patto Sociale”, ha ricordato Sbarra sempre più convinto che oggi più che mai per favorire crescita e sviluppo serva una nuova fase di concertazione. “Tanto più in un territorio articolato e complesso come la Sardegna che vede coesistere opportunità e realtà produttive, sociali e culturali di grande valore, ma anche zone d’ombra attraversate da disagio, povertà, sfruttamento che reclamano un riscatto fatto di responsabilità e partecipazione”, ha spiegato il leader Cisl che ha augurato buon lavoro a Sergio Mura eletto segretario generale della Cisl di Sassari. “Sono certo saprà interpretare al meglio, in ragione delle sue qualità di sindacalista serio, onesto e appassionato, la militanza, la cultura di un’organizzazione che sa farsi carico delle proprie responsabilità mettendole al servizio del bene comune”.
LEDDA
Di una nuova capacità di fare sistema, di fare rete, condividere ed assumere una nuova visione strategica e le conseguenti azioni capaci di attrarre capitali e imprese, contribuire a creare occupazione e a valorizzare il capitale ambientale, sociale e territoriale, ha parlato il segretario generale della Cisl sarda, Pier Luigi Ledda, nel suo intervento. “Recovery Fund, PNRR e programmazione sui fondi strutturali 2021/27 costituiscono, in questa prospettiva, un’opportunità unica e irripetibile per il nord, e più in generale per l’intera Sardegna – ha sottolineato Ledda -. Possiamo disegnare un nuovo modello di sviluppo, con un’offerta originale, fortemente ancorata alle radici culturali e all’unicità identitaria del contesto locale, alla capacità di stare al passo con innovazione e modernità perché in grado di puntare sulla qualificazione delle risorse umane e sulle nuove tecnologie e di investire nel digitale, nella riqualificazione dei poli industriali, nelle energie rinnovabili e nella green e blue economy, nell’alta qualità delle produzioni agro-alimentari ed eno-gastronomiche, nei servizi del terziario avanzato, nell’industria dell’eco-turismo attento alla salvaguardia dell’ambiente, nelle bio-tecnologie e nella sanità per innalzare la qualità della vita a favore dei residenti e dei turisti”. Ledda ha chiuso lanciando l’idea di una “agenzia per lo sviluppo, quale supporto forte e qualificato nella programmazione del territorio rispetto ai fondi comunitari 2021/27”.
MURA
“Energia e industria; socio-assistenziale-sanitario e servizi essenziali; mobilità, trasporti e reti; Zone interne, opere strategiche e sicurezza del territorio. Sono i quattro pilastri – ha detto Sergio Mura nelle sue prime dichiarazioni da segretario della Cisl di Sassari – intorno ai quali si è articolata la proposta operativa della Cisl nel tavolo che ha riunito tutte le forze del territorio. E questi sono i punti su cui dovremo necessariamente continuare a lavorare senza sosta e a richiedere l’impegno delle istituzioni, affinché si possa giungere a dei risultati”.