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Cisl Reti, Gianmichele Uda eletto segretario regionale Sardegna

Gianmichele Uda è il segretario generale regionale del sindacato “ Cisl Reti”, l’organizzazione di categoria che riunisce aziende elettriche, dell’informazione e delle telecomunicazioni, all’indomani del 1° Congresso Regionale, nel quale è stata eletta la Segreteria di cui fanno parte Giorgio Calaresu e Giuseppina Piu.

“Dobbiamo da oggi preoccuparci non solamente di gestire vertenze sempre più specifiche riguardanti questo settore – dice Uda – ma anche essere presenti in questo mondo per la formazione e l’orientamento dei lavoratori verso i nuovi mestieri che il mercato del lavoro nel settore energetico, delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica e delle reti intelligenti, richiederanno nel futuro.”

“Formazione e orientamento – prosegue il sindacalista- rappresentano il mezzo attraverso il quale aziende e organizzazioni sindacali potranno perseguire insieme l’obiettivo di non lasciare nessun lavoratore a terra, cogliendo tutte le opportunità che il cambiamento può generare. Studi recenti ci dicono che molti dei mestieri che saranno richiesti dal settore delle reti nel prossimo decennio oggi non esistono”.

“La situazione dalla quale partiamo non è rosea. La Sardegna risulta essere tra le ultime regioni in Italia per quanto riguarda le infrastrutture digitali. Secondo i dati Eurostat in Sardegna – conclude Uda – la connessione veloce riuscirebbe a raggiungere circa l’84 per cento degli abitanti, un dato al di sotto della media europea. Per quanto riguarda invece la fibra ottica, al momento risultano connesse appena 184 mila unità immobiliari. Gli investimenti sulle reti e sulle infrastrutture digitali della Sardegna e più in generale del Sud Italia rappresentano il volano di sviluppo e il ponte attraverso il quale è possibile accorciare la distanza fra il Mezzogiorno e il resto del Paese”.

Gavino Carta, segretario generale Cisl Sardegna, nel suo intervento afferma : “La garanzia di una buona qualità di connessione equivale oggi alla garanzia di un diritto di cittadinanza. E’ necessaria, direi obbligatoria, una analisi approfondita e una seria discussione sul tema della transizione energetica e ambientale, delle sue potenzialità in termini di sviluppo ma anche delle sue ricadute sulle imprese, sui consumatori e quindi sui lavoratori e le loro famiglie”.

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