Clean Ground Academy: un modello educativo all’avanguardia all’EMODnet Open Sea Lab Hackathon: dalla Sardegna “virtualmente” ad Oslo

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Dal 25 al 27 marzo 2025, il Team di Ricercatori della Clean Ground Academy ha partecipato con entusiasmo alla quarta edizione dell’EMODnet Open Sea Lab Hackathon, tenutasi online con sede virtuale a Oslo. Con un obiettivo ambizioso e innovativo, il gruppo ha presentato un modello educativo unico, volto a integrare ricerca marina e utilizzo di servizi digitali, partendo dalla formazione dei bambini delle scuole elementari.

“Non siamo qui per competere, ma per esportare in ambito Europeo un modello concreto e attuabile subito,” spiega Tiziana Mori, ricercatrice, dottore di ricerca e Team Leader del gruppo.

 Forte della sua visione, il team ha messo a punto deliverable basati su dati scientifici, operativi e replicabili. La scelta di basare il progetto in Sardegna non è casuale: qui, infatti, la caretta caretta ha ripreso a nidificare negli ultimi anni, rendendo l’isola un simbolo di biodiversità e un terreno fertile per iniziative di protezione ambientale.

Il progetto della Clean Ground Academy, definito come “un’accademia” per futuri “guardiani del mare mediterraneo,” è reso unico dalla collaborazione di esperti provenienti da diversi ambiti:

  • Roberto Diana, nutrizionista ed esperto di salute e stili di vita, che ha sensibilizzato le famiglie sull’importanza di passeggiate all’aria aperta e di un’alimentazione sana per il benessere;
  • Monica Fadda, critico teatrale e vocal coach, che proseguirà con corsi dedicati alla “musicalità del mare e delle sue creature”;
  • Massimiliano Tronci, già docente in biodiversità e diritto ambientale, che contribuirà a costruire collaborazioni istituzionali e a organizzare lezioni specifiche per i più giovani.

Per l’elaborazione del loro prototipo, il Team Clean Ground Academy ha utilizzato dati chiave di Emdonet ed Edito per affrontare le sfide legate alla protezione marina:

  1. Batimetria e Habitat del Fondale Marino: per mappare le aree critiche di nidificazione e monitorare i cambiamenti degli habitat lungo la costa sarda.
  2. Attività Umane: per analizzare l’impatto del turismo, della pesca e del trasporto marittimo sugli ecosistemi costieri.

“Abbiamo già una pagina Facebook dedicata al progetto,” aggiunge Mori, riferendosi al prototipo da cui si desidera sviluppare ulteriormente l’iniziativa. Con il supporto di esperti informatici, il team punta a utilizzare l’intelligenza artificiale per creare una chatbot educativa e materiali didattici interattivi da proporre alle scuole. Maggiori dettagli sul progetto sono disponibili sul sito FB di Clean Ground Academy legato al progetto: https://bit.ly/41ILbXH

“Un sentito ringraziamento da parte di tutto il team di Clean Ground Academy va agli organizzatori dell’EMODnet Open Sea Lab Hackathon per aver reso possibile questa esperienza unica. L’evento ha offerto un’opportunità straordinaria di collaborazione interdisciplinare, rafforzando il legame tra educazione, scienza e tecnologia al servizio dell’ambiente”, così conclude Mori.

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