Cagliari, “L’incendio divampato mercoledì pomeriggio, a ridosso del campo Rom di Selargius, avrebbe potuto avere delle conseguenze ben più gravi per le persone che vivono ormai da anni in una situazione di inaccettabile abbandono e degrado”. Lo afferma Stefano Colaneri, dell’associazione Asce (associazione sarda contro l’emarginazione). “Da anni chiediamo all’amministrazione comunale che dia alle famiglie del campo – circa 70 persone con numerosi minori – una sistemazione dignitosa, case vere e non baracche, seguendo modelli virtuosi come quello dei comuni di Porto Torres, Olbia e Carbonia. Le risorse ci sono, ci pare che manchi la volontà politica – sottolinea Colaneri -. Siamo d’accordo con i sindaci di Selargius e di Settimo che si tratti di una situazione allarmante, ma le due amministrazioni dovrebbero spiegare perché si è arrivati a questo punto e trovare rapidamente una soluzione abitativa concordata con le famiglie Rom. Non aspettiamo un nuovo rogo, non aspettiamo che si verifichi una tragedia di cui potranno essere responsabili solo le Istituzioni che in questi anni, pur avendo risorse e strumenti, hanno ignorato il problema se non volutamente lasciato che la situazione diventasse esplosiva. Asce – conclude Colaneri – si rende disponibile a partecipare ad un tavolo di lavoro con rappresentanti della Comunità Rom per favorire una soluzione rapida, condivisa e soddisfacente tutti”.