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Coldiretti Sardegna. Assegnati gli oscar green: vince la sostenibilità

Al Rally Italia Sardegna trionfa l’agricoltura green. Gli Oscar green sardi, assegnati questa mattina da Coldiretti Sardegna, hanno premiato aziende attente al rispetto dell’ambiente in linea con la svolta green avvenuta soprattutto dopo il lockdown: più di un italiano su quattro (27%) sta acquistando più prodotti sostenibili o ecofriendly.
La cerimonia del premio ideato da Coldiretti Giovani e riservati agli agricoltori under 40 innovativi e attenti al sociale e alla sostenibilità, si è tenuta nel Villaggio Rally ad Alghero, alla presenza di un centinaio di giovani provenienti da tutta la Sardegna, il presidente e direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba, il delegato dei Giovani sardi Frediano Mura, l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e il sindaco di Alghero Mario Conoci.
Ad aggiudicarsi le sei categorie dell’edizione 2020 dell’Oscar green regionale sono Simone Ciferni, nella categoria Sostenibilità. Simone, 31 anni, sta realizzando un progetto di turismo digital Detox nel suo paese di origine Lollove, frazione di Nuoro che conta appena 13 residenti, riuscendo a trasformare quelli che potevano essere considerati come fattori di svantaggio (assenza di servizi, isolamento, spopolamento) in opportunità.
Simone lo fa dopo aver studiato ed essersi confrontato con altre realtà. Conseguita la laurea in Economia e gestione aziendale a Cagliari ha intrapreso delle ricerche sullo sviluppo locale, principalmente per quanto riguarda i piccoli paesi (sud Africa e Costa Rica) al fine di poterne rilavare i carattere comuni. Poi si è spostato negli Usa per studiare le grandi  città, in particolare san Francisco e Washington.
Tornato a Lollove ha dato vita al suo progetto innovativo e sostenibile rivolto ad un turismo esperienziale e digital detox, un turismo slow che disconettendoci ci riposta ad una dimensione umana che oggi stiamo perdendo. 
La categoria Fare Rete se l’è aggiudicata Andrea Liverani che grazie alla tecnologia dei droni ha ridotto del 20% l’utilizzo dell’acqua e del 30% quella dei concimi oltre che dei fitofarmaci nei fertili campi di Arborea. Giovane di ventitré anni pilota di droni di Arborea ha dato vita attraverso Coldiretti Oristano un progetto di rete sperimentale sulla agricoltura di precisione con dieci aziende agricole. Attraverso l’utilizzo di droni dotati di camera multispettrale il progetto sta dando importanti risultati dal punto di vista ambientale preservando le risorse (l’acqua) e la salubrità dei prodotti (meno fitofarmaci e concimi).
Giulia Mura, trentanove anni di Cardedu ha primeggiato invece nella categoria Impresa 5.Terra.  Anche in questo caso la sostenibilità è al centro del progetto trasformando in risorsa anche gli scarti di lavorazione. Giulia trasforma le olive e l’uva delle sue terre con macchinari a basso impatto ambientale, e oltre all’olio e vino produce anche paté e una linea cosmesi (creme per il corpo, shampoo e stick labbra). Non solo. Essendo l’80% le masse di olive che entrano in frantoio per la molitura un rifiuto una volta ottenuto l’olio, si è strutturata per il loro riutilizzo con una ricaduta ambientale ma anche economica: utilizza gli scarti di lavorazione (sansa e nocciolino) come biocombustibile naturale per riscaldare l’azienda e la propria casa di abitazione e sta per trasformare le vinacce in biogas.
La categoria Campagna Amica ha premiato l’agronomo di 32 anni di Fluminimaggiore Mattia Montalbano che ha avuto il merito di strappare all’oblio un formaggio tradizionale dandogli anche una dignità commerciale: su Casu cottu, un dolce che veniva prodotto fin dall’antichità per Pasqua e che oggi è prodotto in casa da pochissime persone sempre per solo uso domestico.
Il merito di Mattia è di aver salvato un prodotto unico nel suo genere: ha studiato (ha scritto anche la tesi di laurea) e lavorato per recuperarlo e si è strutturato in azienda con un laboratorio dove oggi lo produce nel rispetto di tutte le norme. Su Casu cottu è un caprino molto particolare che richiede molto lavoro: cinque cotture, per poi servirlo a tavola fritto con lo zucchero o miele. 
Un altro giovanissimo Ivano Fodde di 25 anni di Budoni ha vinto la categoria Creatività. Ivano si è inventato il Gin sartoriale alla Pompia, l’agrume raro prodotto solamente in Sardegna ed in particolare solo nel territorio di Siniscola e paesi limitrofi. Grazie alla collaborazione con una distilleria di Varese Ivano sta estendendo il mercato della Pompia anche ad un target giovane oltre che ai buongustai grazie all’utilizzo del suo gin per delle ricette gourmet.
Agli Oscar green protagonista anche l’agricoltura sociale nella categoria Noi per il sociale vinta da un gruppo di giovani speciali di Sassari che frequentano l’Istituto tecnico agrario Pellegrini. Attraverso un progetto che ha visto coinvolti l’istituto agrario e Campagna Amica i giovani speciali hanno potuto oltre che coltivare i campi vendere anche il frutto del proprio lavoro nei mercati di Campagna Amica.

Foto di copertina: i vincitori dell’Oscar green 2020 con l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa, il presidente e direttore Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba.

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