Site icon CAGLIARI POST

Coldiretti Sardegna: attivato tavolo con Agea per sblocco pagamenti su nuove riclassificazioni pascoli, pratiche tradizionali (plt) e utilizzo carta dei suoli

“Apprendiamo con grande soddisfazione che le nostre segnalazioni e interlocuzioni lanciate già da maggio abbiano portato importanti risultati e finalmente si è arrivati all’intesa raggiunta tra Argea, l’Assessorato regionale dell’Agricoltura e Agea che trova una prima soluzione per sbloccare le domande di aiuto legate alle superfici di pascolo riclassificate e poter pagare le domande rimaste escluse fin ora. Adesso rilanciamo subito per l’attivazione di una Unità di progetto tecnica per mettere a punto le soluzioni definitive al problema”. Lo sottolineano Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Sardegna dopo la notizia del punto di incontro tra i due enti pagatori regionale e nazionale per risolvere alcune criticità emerse sulle nuove Pratiche Locali Tradizionali (PLT) e l’utilizzo della carta dei suoli che avevano generando forti ritardi nei pagamenti, in particolare sulla Domanda Unica. 

“L’obiettivo della nostra lunga battaglia è sempre stato quello di permettere la liquidazione dei saldi PAC in tempi brevi e oggi le nostre richieste e quelle dei tanti allevatori sardi hanno trovato un primo punto di soluzione – aggiungono – servono però interventi definitivi, indispensabili per garantire la liquidità alle aziende di allevamento sarde che non avevano ancora ricevuto gli anticipi. Per questo sollecitiamo ancora Argea che dopo l’aggiornamento delle superfici a Plt si proceda immediatamente al ricalcolo delle anomalie e al pagamento delle domande”.

Secondo Coldiretti “bene, dunque, l’intervento dell’assessorato e Argea che dà seguito alle nostre richieste e che porterà nei prossimi giorni all’aggiornamento della banca dati delle Plt e all’assessorato dell’Agricoltura – concludono Saba e Cualbu – crediamo poi che l’attivazione di una Unità di progetto tecnica possa definire una metodologia condivisa e giuridicamente valida che possa garantire l’ammissibilità delle superfici con pratiche locali tradizionali”.

print
Exit mobile version